Lunedì l'appuntamento organizzato dalla consigliera Maria Teresa Baldini, già in lista con Maroni, oggi unica esponente del gruppo "Fuxia People". Il leader di Forza Nuova chiamato a parlare di "gender e Isis, strategia per la distruzione della Croce"
L’invitato al Pirellone questa volta è Roberto Fiore, leader di Forza Nuova. Sarà lui infatti uno dei relatori del convegno di lunedì 16 marzo sul ruolo della donna, tra difesa della cristianità e difesa della famiglia tradizionale. A volerlo sul palco è la consigliera lombarda Maria Teresa Baldini, ex lista Maroni e oggi unico esponente del gruppo misto da lei ribattezzato Fuxia People. Pd e M5S non ci stanno e scoppia una nuova polemica, dopo quella sul convegno di gennaio “Difendere la famiglia per difendere la comunità”, finito sotto accusa prima per l’uso del logo di Expo nonostante la partecipazione di relatori considerati omofobi, poi per la presenza nel pubblico di don Mauro Inzoli, prete accusato di pedofilia.
Questa volta il titolo dell’appuntamento a tinte nero-fucsia è “La croce: un segno, un simbolo. Il ruolo della donna”. Il leader di estrema destra interverrà con il contributo “Dal gender all’Isis, una strategia per la distruzione della Croce”, teso a dimostrare, spiega Fiore, che “la difesa dei valori cristiani è viatico per la salvezza della nostra patria contro le nuove minacce esterne dell’Isis e dell’espansione islamista. E contro le antiche minacce interne della sovversione relativista e laicista, la cui nuova frontiera si spinge verso la dissoluzione della famiglia, l’insinuazione nelle menti dei nostri bimbi del ‘genderismo’ e il ribaltamento dell’ordine naturale”.
Un intervento che per il capogruppo del Pd Enrico Brambilla rappresenterebbe “una macchia indelebile” per la Lombardia, visto che in un luogo di rappresentanza delle istituzioni democratiche viene accolto “un esponente che nega l’idea della democrazia e si ispira a dottrine negazioniste, xenofobe, e promuove l’odio come mezzo di lotta politica”. Per questo il Pd chiede al governatore Maroni di non concedere l’uso della sala Gonfalone: “La sede di regione Lombardia non deve diventare palcoscenico per personaggi inquietanti come Roberto Fiore, un estremista di destra già indagato per banda armata e associazione sovversiva e latitante per dieci anni in Gran Bretagna”. Critiche anche dal M5S, che per voce del capogruppo Andrea Fiasconaro, giudica “totalmente inopportuna la presenza a un convegno patrocinato dalla regione di un movimento estremista di destra” e ribadisce “la necessità di rispetto della nostra Costituzione ispirata dai valori dell’antifascismo”.
Ecco invece la difesa della Baldini: “Il femminile è l’aspetto fondante della nostra vita. Per questo dobbiamo parlarne a 360 gradi, tenendo presenti le diverse realtà culturali”, sostiene la consigliera, già protagonista di altre sortite, come l’aver invitato il sindaco Pisapia a chiudere i rom nelle caserme vuote e l’aver sostenuto che l’impiego di lavoratori immigrati nelle cucine delle mense aumenta il rischio di infezioni. Ora il convegno sulle donne con Forza Nuova. Tra i relatori anche il sessuologo Willy Pasini, il giornalista Francesco Borgonovo e Giuseppe Scalvini del Policlinico di Milano.
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