Un incontro contro l’Expo 2015 e uno sui vaccini di troppo, e la regione Emilia Romagna revoca il patrocinio al festival Parma Etica, una kermesse dedicata a benessere, ecologia, alimentazione vegana e vegetariana e discipline olistiche che si terrà a Parma dal 12 al 14 giugno 2015. La seconda edizione della manifestazione nata sotto il segno dell’amministrazione Cinque stelle, che ha concesso il simbolo del Comune di Parma fin dal suo esordio, è stata presentata lo scorso 16 febbraio con l’avvallo di Provincia e Regione, ma neanche un mese dopo da via Aldo Moro è arrivata la retromarcia. Il motivo? Nel programma dell’iniziativa ci sono appuntamenti considerati discutibili dall’assessorato alla Salute, che ha informato gli organizzatori con una missiva di essere costretto a ritirare il patrocinio, evidenziando le criticità riscontrate nell’elenco delle attività pianificate.
Nel mirino in particolare, secondo quanto riportato nella lettera, c’è “un intervento contrario alle vaccinazioni” e un incontro “apertamente contrario a Expo 2015”. In generale poi, si punta il dito anche sugli spazi dedicati all’alimentazione vegana e vegetariana “che esprimono punti di vista soggettivi ed esclusivi dell’alimentazione”, ma “non contengono tuttavia elementi di coerenza con la politica nutrizionale portata avanti dall’Assessorato che ha invece l’obiettivo di sostenere il tema di una sana e corretta alimentazione per la promozione e tutela della salute”. Tre aspetti che secondo la Regione si pongono in contrasto con le politiche dell’assessorato alla Salute. Di qui la decisione di togliere il simbolo della Regione all’iniziativa.
Il paradosso è che l’evento nel Comune di Parma era stato presentato dall’assessore al Turismo Cristiano Casa come “legato idealmente al ‘nutrire il pianeta’ dell’Expo”. E questo, nonostante nel calendario della tre giorni fosse già ben visibile l’appuntamento di venerdì 12 giugno dal titolo inequivocabile, che non lascia spazio all’immaginazione, “Dossier No Expo 2015: ‘Nutrire il pianeta energia per la vita’: cosa si nasconde dietro a questo slogan?”. Ora, con il dietrofront della Regione, anche per l’amministrazione Cinque stelle, che sostiene il salone internazionale con eventi correlati a Milano legati ai prodotti della Food Valley e all’agroalimentare, al punto da chiedere anche treni in più per collegare il capoluogo lombardo alla città ducale, la concessione del patrocinio potrebbe diventare motivo di imbarazzo. E lo stesso vale anche per quanto riguarda le altre motivazioni della scomparsa del logo di via Aldo Moro: la conferenza del 13 giugno con l’epidemiologo Dario Miedico “Vaccinazioni, conoscerle per difendersi”, argomento controverso e molto dibattuto, e gli incontri sull’alimentazione vegana e vegetariana, su celiachia e dieta crudista, che però evidentemente un certo interesse lo suscitano, visto che lo scorso anno hanno attirato a Parma migliaia di visitatori.