Compie cinque anni la manifestazione nazionale ideata nel 2010 a Bologna da Riccardo Astolfi. Decine gli eventi già registrati, in programma in tutta Italia
Panificatori di tutta Italia, unitevi. Potrebbe essere questo lo slogan del Pasta Madre Day che, il prossimo 15 marzo taglia il traguardo della quinta edizione. L’iniziativa, nata da un’idea di Riccardo Astolfi, mira a creare su base annuale un vero e proprio raduno nazionale (nelle diverse città d’Italia), in modo da contribuire a consolidare la grande community degli homebaker.
Se lo slogan scelto per l’edizione 2015 è nuovo di zecca e arriva dritto da una famosa filastrocca di Gianni Rodari (Un pane più grande del sole), il format è lo stesso delle edizioni precedenti. Massima libertà, dunque, per i panificatori (professionisti e dilettanti) di organizzare eventi nella propria città, procedendo alla diffusione gratuita della pasta madre e registrando quello che gli organizzatori chiamano “punto di spaccio” sul sito per contribuire ad aggiornare la grande rete nazionale che si è formata a partire dal 2010 grazie all’idea di Astolfi.
Gli eventi registrati sono già decine e coprono tutto il territorio nazionale, dalla Val d’Aosta alla Sicilia. Spacci , corsi di panificazione e attività collaterali, con il fulcro di tutto a Bologna, città dove tutto ebbe inizio cinque anni fa. Alla scuola Steineriana via Morazzo, per tutta la giornata di domenica 15 è in programma una serie di laboratori rivolti ai consumatori e tenuti da diversi esperti di panificazione. Un’occasione di confronto ma anche, per molti, l’occasione unica di scoprire il mondo della pasta madre.
Si comincerà dal mattino, con un laboratorio pratico di panificazione sui grani antichi tenuto da Pasquale Polito e una lectio su dolci e brioche tenuta da Antonella Scialdone; nel pomeriggio si parlerà di prefermenti e pani aromatici con Luca Pedetti e Matteo Calzolari; ma per tutta la giornata saranno aperti gli spazi per lo spaccio gratuito di pasta madre e gli angoli dei consigli, il mercato dei mugnai virtuosi (fra le chicche varietà antiche biologiche di grani duri siciliani) e un piccolo bistrot per soddisfare anche i piaceri della gola oltre che quelli della conoscenza. Qui il programma più dettagliato.