Meno di 13.000 unità vendute quando le concorrenti hanno superato la soglia delle 120.000; i numeri sono impietosi e Ford è corsa ai ripari modificando la EcoSport per il mercato europeo. Arriva a giugno senza la ruota di scorta esterna, con un nuovo assetto ed equipaggiamenti più ricchi
Comprereste un’auto progettata per il mercato indiano, allo stesso prezzo di una pensata per quello europeo? Ossia quasi 18.000 euro? Se la risposta è si, forse siete una delle 12.890 persone che, in tutta Europa, nel 2014 hanno comprato una Ford EcoSport. Se fosse una Aston Martin, una Ferrari o una Lamborghini entrereste di diritto in un club esclusivo, ma purtroppo non è così, perché il crossover compatto in questione è un’auto destinata a fare volumi, o almeno dovrebbe. Nello stesso periodo, Renault ha piazzato 164.800 Captur, Peugeot 135.541 2008, Dacia 127.772 Duster e Opel 127.437 Mokka. Vuol dire che per ogni EcoSport uscita da un autosalone, almeno dieci delle migliori concorrenti hanno fatto altrettanto. I numeri sono impietosi, ancora peggiori delle previsioni di Ford, che pensava di arrivare a circa 36.000 auto nel 2014. Che cosa non ha funzionato? Probabilmente la cosa più importante, cioè l’automobile.
Pensata come modello globale, è stata presentata la prima volta al Salone di New Delhi nel gennaio 2012 e poi mostrata al Salone di Ginevra del 2013 nella sua versione europea (contemporaneamente veniva lanciata in Cina, nella foto sopra). Arrivata effettivamente sul mercato solo un anno dopo, è stata pure l’auto ufficiale degli Internazionali di Tennis di Roma. Evidentemente non ha funzionato nemmeno l’accostamento con uno sport di classe, ma forse il problema più grande della EcoSport è stata sin da subito quella ruota di scorta piazzata sul portellone, che peraltro è incernierato lateralmente, rendendo spesso impossibile aprirlo dopo aver parcheggiato; una scelta a cui ormai hanno rinunciato anche buona parte dei fuoristrada specialistici. Magari in India o in Brasile, ad atteggiarsi a off-road si fa un figurone, ma in Europa è difficile giustificare 24 cm di lunghezza in più dati da un oggetto appeso in fondo all’auto. Senza quest’appendice la Suv Ford potrebbe vantare dimensioni compatte (4 metri spaccati), abbinate a un discreto spazio interno, mentre le avversarie sono tutte più lunghe di almeno una spanna.
Ma non è tutto, perché il luogo di nascita della EcoSport – lo stabilimento Ford India di Chennai, dove vengono assemblati anche gli esemplari per l’Europa – ha influito drasticamente anche sulle rifiniture, sugli equipaggiamenti e sulle caratteristiche di guida. Meno male che Ford non ha lesinato sulla sicurezza, visto che le tre stelle della versione testata da LatinNCAP sono diventate quattro nel protocollo EuroNCAP e senza nemmeno bisogno di particolari modifiche strutturali. Segno che il progetto è “sano”: le cinque stelle non sono arrivate sostanzialmente per mancanza di equipaggiamenti e per la forma della carrozzeria, poco favorevole ai pedoni investiti. Dentro la EcoSport, invece, si è al sicuro, come dimostra il 93% di protezione per gli adulti e il 77% per i bambini.
Insomma, se l’auto vi piace compratela tranquillamente, ma aspettate giugno, quando arriverà la versione aggiornata appena presentata al Salone di Ginevra, senza ruota di scorta esterna e con il portellone incernierato in alto. Troverete un abitacolo più rifinito, silenzioso ed elegante, la leva del freno a mano al posto giusto e gadget come il navigatore, la retrocamera e il Winter Pack (parabrezza con sbrinatore rapido, retrovisori e sedili riscaldati). Anche la dinamica di guida è stata rivista, con le modifiche a molle, ammortizzatori, boccole, colonna di sterzo e barra di torsione posteriore, mentre l’assetto è più basso di 1 cm e il controllo di stabilità più solerte. Perfino il 1.5 TDCi ha guadagnato 5 CV, per un totale di 95. Basterà per riconquistare gli automobilisti europei?