Il “contornare“ (tradotto letteralmente), è una tecnica di trucco che dona tridimensionalità al viso, in grado di camuffare qualche piccolo difetto, come un doppio mento, un naso troppo pronunciato, un volto allungato ma anche uno paffuto. L’attrice modella stilista imprenditrice moglie del rapper Kanye West (nota anche per il suo b-side in bella mostra sulla copertina di Paper), ha reso famoso questo beauty look nel mondo intero
Sembra il nome di una “diavoleria” creata dalla mente di una donna, ma il contouring stavolta si deve addebitare ad un uomo, Mario Dedivanovic, il famoso make-up artist americano che ha reso Kim Kardashian più bella del normale. Sì perché l’attrice modella stilista imprenditrice moglie del rapper Kanye West (nota anche per il suo b-side in bella mostra sulla copertina di Paper), ha reso celebre questo beauty look nel mondo intero.
Ma cos’è veramente il contouring? Il “contornare“ (tradotto letteralmente), è una tecnica di trucco che dona tridimensionalità al viso, in grado di camuffare qualche piccolo difetto, come un doppio mento, un naso troppo pronunciato, un volto allungato ma anche uno paffuto. Basta solo ricreare i volumi facciali con un gioco di luci e ombre, che in genere l’uso standardizzato del fondotinta copre e uniforma, fino quasi ad appiattire il naturale effetto 3D del viso. Questa nuovo make-up fatto di chiaro-scuri ha il potere di cambiare visibilmente il volto delle donne, ma come tutti gli incantesimi che si rispettino, ha una formula ben precisa da seguire.
La prima è avere a disposizione due diverse tonalità di fondotinta e di correttore (dalle nuance fredde, mai aranciate), nonché una terra dalla texture leggera e opaca, simile ad una cipria ma priva di glitter. Il secondo diktak è utilizzare sempre dei pennelli kabuki adeguati: a punta, angolato o tondeggiante in base alle zone del viso di cui si dovranno ridisegnare i contorni. Se si considera il volto come una tela da dipingere, questa tecnica è facilmente riconducibile all’effetto optical usato nei quadri dal pittore ungherese Victor Vasarely a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. Seguendo i principi dell’Op Art, il nero (in questo caso, la terra) va utilizzata per nascondere e rimpicciolire le zone del viso meno avvenenti, mentre, il bianco (il fondotinta e il correttore) esalta e scolpisce le forme del volto da evidenziare. E’ tutta una questione di percezione, un’illusione ottica, che permette di cambiare la propria fisionomia senza ricorrere al bisturi ma grazie ad un maquillage studiato e realizzato in base all’ovale e alle proporzioni del viso.
Come si utilizza? Si applica la terra ai lati del naso, sotto gli zigomi, sulla punta del mento e, infine, sull’attaccatura della fronte, creando delle linee d’ombra naturali. Invece, i prodotti illuminanti vanno pennellati lungo il naso, sulla fronte, sull’arcata sopraccigliare, sulle gote e sull’arco di cupido. Ed ecco che entrano in gioco i pennelli e naturalmente la manualità, l’abilità e la precisione di chi si cimenta con questo “nuovo” metodo. Dopo aver applicato i prodotti, infatti, bisogna sfumarli a più non posso affinché tutte le macchie di colore derivate dal mix&match tra il bronzer e il foundation, spariscano e si mescolino “magicamente” all’incarnato. Unica pecca del contouring-highlighting è l’effetto mascherone alla “cleopatra”, sempre in agguato. Sarà meglio, quindi, testare questo make-up a casa prima di decidere d’utilizzarlo durante un evento mondano o galante.