In piazza contro la riforma della scuola di Matteo Renzi. Studenti e precari in corteo in tutta Italia stanno manifestando contro i provvedimenti del governo. Dal Lazio al Piemonte, passando per la Lombardia. Davanti al palazzo della Regione a Milano i manifestanti hanno lanciato vernice e uova contro la polizia che ha reagito con un lancio di lacrimogeni. A Torino un gruppo di ragazzi ha tirato matite e pennarelli contro la sede del Miur.

Milano – Una volta arrivati in piazza Einaudi, nei pressi di Palazzo Lombardia, gli studenti avrebbero voluto superare il blocco delle forze dell’ordine per avvicinarsi ancora di più alla Regione. Per protestare contro la scelta di far finire lì la manifestazione hanno prima dipinto una simbolica linea rossa sull’asfalto, poi hanno gettato della vernice sulla polizia in assetto antisommossa. Le forze dell’ordine hanno risposto con un lancio di lacrimogeni e hanno proceduto all’identificazione di uno dei manifestanti. Uno studente del liceo Carducci è stato fermato dalla polizia durante il corteo. Il ragazzo è stato portato in questura per accertamenti. Poco prima c’era stato un lancio di uova all’Expo Gate di largo Cairoli. “La polizia ha sequestrato le aste delle bandiere del Fronte della Gioventù in piazza impedendo di fatto la riconoscibilità del nostro spezzone, limitando la libertà di manifestazione e minacciando gli studenti di denunce e provvedimenti”. Lo denuncia lo stesso Fgc ricordando che ‘per 2 anni ha manifestato a Milano e in tutta Italia con le stesse modalità senza che alcun provvedimento simile fosse imposto. “Respingiamo preventivamente ogni tentativo di criminalizzare l’attività politica che il Fgc svolge a Milano – conclude il movimento – tentando di impedire e fermare la crescita della nostra organizzazione specie tra gli studenti delle scuole”. A fine corteo i manifestanti hanno annunciamo con un megafono una riunione pomeridiana per organizzare eventuali altre iniziative di protesta. 

Roma – Anche una barchetta di cartone con la scritta ‘meglio la Lip’ ha sfilato nel corteo degli studenti in piazza a Roma, che sta attraversando ora via dei Fori Imperiali. La scritta si riferisce alla legge di iniziativa popolare per cui furono raccolte nel 2005 le firme contro la riforma Moratti. Gli studenti chiedono che venga ripresa e per questo hanno raccolto dei biglietti tra i manifestanti dove ognuno era invitato a scrivere le proprie proposte per migliorare la scuola. Durante la manifestazione, in via Cavour un gruppo di studenti ha calato dal muro di una scalinata, all’altezza di via degli Annibaldi, uno striscione con la scritta “#18M Block Bce see you on the barricades Frankfurt’“, riferendosi alla giornata di mobilitazione per l’inaugurazione a Francoforte di una nuova sede della Bce. Tra gli striscioni in corteo uno che recitava ‘Renzi e Giannini come la Gelminì e un altro ‘No alla buona scuola, meglio la Lip’. “Quella di Renzi è stata una finta consultazione, noi chiediamo una scuola veramente partecipata – ha detto uno dei promotori della manifestazione – per questo chiediamo che venga ripresa la legge di iniziativa popolare”. Il corteo pacifico degli studenti  si è concluso con un sit-in in piazza Santi Apostoli. Via del Corso e via del Plebiscito sono state presidiate dai mezzi blindati delle forze dell’ordine che ne hanno bloccato l’ingresso mentre i manifestanti arrivavano a piazza Venezia. Chiusa anche via IV Novembre. Al termine del corteo, gli studenti hanno esposto uno striscione in piazza Santi Apostoli con la scritta ‘Cancelliamo l’austerità’, lanciando simbolicamente delle gomme da cancellare.

Video di Irene Buscemi

Torino – Pennarelli e matite lanciati dal corteo di studenti verso la sede cittadina del Miur. I ragazzi, arrivati con cartelli e striscioni in corso Vittorio Emanuele II, hanno scandito slogan e cori tra cui “La nostra buona scuola non è privata, ma è quella pubblica e finanziata”. Poi hanno lasciato i loro cartelli a terra davanti al portone del Miur, protetto da un cordone di forze dell’ordine, e hanno proseguito il corteo.

Napoli – Studenti e insegnati precari in piazza, insieme, per protesta contro la “buona scuola”. A Napoli un gruppo di studenti e docenti hanno protestato contro “una riforma che manda a casa la scuola pubblica”. I manifestanti inneggiano slogan come “La scuola è nostra e non di chi la giostra” e “ridateci la scuola”. “La scuola deve restare pubblica – dice uno dei ragazzi – invece questa riforma ci nega i diritti”. “Siamo in piazza – spiega un altro studente -per contestare la privatizzazione della nostra scuola”.
Gli insegnanti rivendicano il diritto all’assunzione e “non una elargizione da parte del Governo”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Riforma scuola, un’altra soluzione è possibile

next
Articolo Successivo

Riforma scuola: le nostre orme sono diverse e portano a Francoforte

next