I manager sono ben pagati, ma anche gli operai tedeschi traggono vantaggio dal buon andamento dell'azienda: pure quest'anno migliaia di euro di premio in busta paga
Nel 2014, il numero uno di Daimler, Dieter Zetsche, il secondo potenziale pensionato meglio pagato di Germania (quasi 30 milioni accantonati per lui), grazie agli incentivi ha beneficiato di compensi attorno ai 14,4 milioni di euro (7,5 di “stipendio”) diventando così anche il secondo manager più pagato del DAX, le trenta società quotate alla Borsa di Francoforte. Solo a Martin Winterkorn (nella foto qui sotto), amministratore delegato di Volkswagen Group, lo precede. Sia a Stoccarda sia a Wolfsburg hanno festeggiato un 2014 da record. E se gli azionisti sono già pronti a gongolare (Volkswagen ha aumentato il dividendo del 20%), anche i lavoratori sorridono perché i risultati hanno ricadute anche sulle loro entrate.
I più felici sono i 42.500 lavoratori occupati da Audi in Germania (80.000 nel mondo), che otterranno un premio straordinario di 6.540 euro (un anno fa era stato di 6.900) grazie un risultato operativo di 5,2 miliardi frutto di 1,74 milioni di veicoli venduti, evidentemente con margini significativi anche grazie ad una riduzione dei costi (nella foto in alto, l’assemblaggio della R8). I quasi 400 euro in meno dipendono dal fatto che gli aventi diritto sono circa 4.000 in più. Nel 2015, la casa dei Quattro Anelli conta di assumere altre 6.000 persone, 2.000 delle quali fuori dalla Germania.
Il premio straordinario riservato ai dipendenti di Volkswagen è di 5.900 euro, malgrado il risultato operativo del marchio (2,5 miliardi) sia calato di 417 milioni (nei primi due mesi del 2015 le vendite sono addirittura calate dell’1,6% a poco meno di 921.000 unità). Infatti, da Wolfsburg fanno sapere che il bonus è “significativamente superiore” a quello che risulterebbe applicando gli accordi aziendali.
Ma per i lavoratori dell’“auto del popolo” al bonus si somma anche l’aumento contrattuale appena “strappato” all’azienda dopo qualche sciopero di avvertimento organizzato dalla sigla IG-Metall. I 115.000 addetti hanno ottenuto un aumento medio del 3,4%, vale a dire tra 65 e 209 euro lordi al mese a seconda di anzianità e ruolo. Il ritocco riguarda gli occupati nella Germania Occidentale ed include un versamento di 450 euro nel fondo pensione. Il contratto aggiornato vale 15 mesi, a partire da giugno. Nell’ambito della trattativa, Volkswagen ha ottenuto la possibilità di aumentare il numero di apprendisti nei prossimi tre anni: 1.400 anziché 1.250.
In casa Daimler, cioè dei marchi Mercedes-Benz e Smart, 135.000 lavoratori del gruppo, sempre occupati in Germania, sanno già da quasi un mese che sul conto corrente arriveranno 4.350 euro in più, un bonus per i risultati ottenuti dalla Stella a livello planetario. “I nostri dipendenti – aveva dichiarato Wilfried Porth, direttore delle relazioni sindacali della divisione Van di Marcedes-Benz – hanno giocato un ruolo cruciale nel fare del 2014 il miglior anno della storia di Daimler”. Con Dieter Zetsche (nella foto sopra), peraltro, hanno i lucciconi agli occhi anche gli investitori: nel 2010 l’azione valeva 37 euro, adesso è schizzata a 82. Con solo qualche giorno di pazienza, si saprà anche quanto redistribuiranno BMW e Porsche, entrambi reduci da un altro anno record.