Per i politici l’inchiesta sull’edizione 2012 della Coppa America a Napoli finisce qui. Il Gip Luisa Toscano ha firmato il decreto di archiviazione per il sindaco Luigi de Magistris, il Governatore della Campania Stefano Caldoro e il deputato ed ex presidente della Provincia Luigi Cesaro. Accolta a tempo di record la richiesta avanzata dal pm Graziella Arlomede. De Magistris, Caldoro e Cesaro, in concorso con l’ex presidente dell’Unione Industriali di Napoli Paolo Graziano, erano indagati di abuso d’ufficio per la costituzione della società di scopo Acn, America’s Cup Napoli, che si occupò della realizzazione e gestione dell’evento velico. Secondo l’ipotesi inquirente, gli enti locali avevano individuato il partner privato in Confindustria Napoli senza una procedura di evidenza pubblica. Anche Graziano incassa l’archiviazione per questa accusa: per lui però pende una richiesta di rinvio a giudizio per associazione a delinquere in concorso con alcuni consulenti, finalizzata a turbare l’assegnazione degli appalti, che verrà discussa nei prossimi giorni.
Ma nessuna illegittimità si riscontra nella creazione di Acn: i magistrati hanno sciolto gli ultimi dubbi dopo le spiegazioni fornite al pm da De Magistris, Caldoro e Cesaro in seguito alla notifica dell’avviso concluse indagini. Caldoro è stato ascoltato il 3 novembre scorso, de Magistris il 12, Cesaro il 21. Nel corso del suo interrogatorio, durato poco più di un’ora e mezza, de Magistris ha chiarito: “Non mi sono occupato degli aspetti amministrativi della vicenda, affidati alle cure del mio capo di gabinetto Attilio Auricchio. Non ho effettuato scelte né alcun sindacato sulla bontà della scelta amministrativa della ‘società di scopo’, né altri organi – gabinetto, avvocatura, segretario generale – hanno sollevato obiezioni”. Precisando che l’attività di costituzione di Acn “era precedente alla mia elezione: sicuramente Graziano conosceva i referenti americani e forse anche Caldoro aveva avuto contatti precedenti con Graziano”.
De Magistris ha aggiunto che “l’Unione Industriali è stata ed è lontana dalle mie posizioni politiche e con l’istituzione, e le persone che la rappresentano, non vi è stata vicinanza o condivisione di alcun tipo: altrettanto vale con Caldoro e Cesaro, coi quali c’è un rapporto di inevitabile collaborazione istituzionale, ma eravamo e siamo avversari politici, ne con costoro ho dei rapporti personali”.