“Riforma Rai annunciata da Renzi? Io sono innamorato di una Rai parlamentarizzata. Ma mi conforta Renzi quando dice che il cda verrà scelto dalla Camera”. Sono le parole del membro del cda Rai, Antonio Verro, intervistato da Alessandro Milan a ’24 Mattino’ (Radio24), e al centro del caso, sollevato dallo scoop del Fatto Quotidiano sulla lettera da lui inviata nel 2010 all’allora premier Silvio Berlusconi in cui elencava le trasmissioni Rai “antigovernative” e pubblicata nei giorni scorsi da Il Fatto Quotidiano. Il consigliere Rai si dichiara contrario alla privatizzazione dell’azienda: “La funzione di servizio pubblico è fondamentale e insostituibile. E’ così in quasi tutta Europa. Io sono affezionato alla democrazia rappresentativa. La Rai deve assumere gente brava e preparata e che bisogna evitare di scadere nella lottizzazione. Se si fa questo, la privatizzazione non sta né in cielo né in terra. Se la politica occupa spazi per lottizzare è criticabile, se invece lo fa per garantire pluralismo va bene”. E aggiunge: “Il problema di fondo è l’equilibrio dei poteri. Se il cda avrà solo poteri limitati di ratifica, se avrà potere di determinare le linee editoriali e di fare nomine allora mi sta bene”. Verro si esprime anche sul fax inviato 5 anni fa a Berlusconi, ribadendo quanto asserito nell’audizione di giorni fa: “Il contenuto di quella lettera è mio al 101% mio. E lo sottoscrivo in pieno. Però ci sono cose che non mi tornano. Dov’è la lettera? Perché è stata sottratta dalla mia segreteria e spunta ora? Io archivio tutto ma quella lettera non la trovo più”. E aggiunge: “Non temo provvedimenti disciplinari e non ho mai pensato di poter chiudere trasmissioni. Ho preso atto che c’erano trasmissioni un po’ orientate e ho detto di equilibrarle. Perché deve essere il 98% schierato da un parte? Gasparri ha detto che quando andava nei programmi poteva portare 3-4 persone nel pubblico, gli altri erano decisi dalla produzione. Il che non va bene”