L'evento dedicato ai “Vini secondo Natura”, si terrà dal 20 al 22 marzo, all’Areaexp “La Fabbrica” nella cittadina di Cerea, a pochi chilometri da Verona: nasce dall'idea di trovare il miglior equilibrio tra l’azione dell’uomo ed i cicli della natura, di produrre un vino che non abbia bisogno della chimica, di addizioni e stabilizzazioni forzate in cantina. Da Cerea ci spostiamo a Sarego, in provincia di Vicenza. La seicentesca Villa Favorita ospita dal 21 al 23 Marzo l’evento dedicato ai vini naturali d’Europa
Visitare Vinitaly, ViniVeri e Villa Favorita, i tre eventi dedicati al vino più importanti di questa primavera, non è affatto un tour de force etilico ma, per chi è appassionato, è un’occasione a cui non rinunciare; basta organizzare il giusto giro in macchina tra Cerea, Sarego e Verona e alcol e kilometri – con la dovuta prudenza per l’abbinamento – fileranno via lisci.
Il Vinitaly inizia il 22 Marzo, lasciamolo dunque per ultimo, anzi… rimandiamolo al prossimo articolo. Parliamo invece di due eventi dedicati al vino naturale, che rispecchiano una differente filosofia di produzione rispetto alle tecniche più diffuse. ViniVeri, l’evento dedicato ai “Vini secondo Natura”, si terrà dal 20 al 22 marzo, all’Areaexp “La Fabbrica” nella cittadina di Cerea, a pochi chilometri da Verona.
Non è una questione di bio, ma si tratta di trovare il miglior equilibrio tra l’azione dell’uomo ed i cicli della natura, di produrre un vino che non abbia bisogno della chimica, di addizioni e stabilizzazioni forzate in cantina. Il Consorzio Vini Veri nasce da questa idea, apparentemente semplice, che in realtà si basa sul rispetto da parte dei consorziati di alcune “rigide” regole di produzione. In cantina, ad esempio, si possono utilizzare esclusivamente lieviti indigeni presenti sull’uva ed in cantina. Sono vietati sistemi di concentrazione ed essiccazione forzata e ogni tipo di manipolazione tesa ad accelerare o rallentare la fermentazione naturale del mosto e del vino, ogni azione chiarificante e anche filtrazioni che possano alterare l’equilibrio biologico e naturale dei vini. L’utilizzo della solforosa è consentito ma non può superare gli 80 mg/l per i vini secchi, a differenza che per i vini biologici della stessa tipologia, per i quali il Regolamento UE n. 203/2012 prevede una soglia di 100 mg/l per i rossi e 150 mg/l per i bianchi, se il tenore di zuccheri residui è inferiore a 2 g/l. Sono queste alcune delle regole a cui vignaioli facenti parte del Consorzio – come ad esempio Giuseppe Rinaldi, Ezio Cerruti, Casa Coste Piane, Oasi degli Angeli – devono attenersi. Si tratta di una filosofia e metodologia produttiva che va oltre la certificazione biologica europea. Oltre agli 82 produttori italiani e ai 32 produttori europei presenti, verrà dedicato uno spazio alla Georgia con i vini vinificati secondo la tradizione millenaria nel Qvevri, le anfore di terracotta interrate.
Da Cerea ci spostiamo a Sarego, in provincia di Vicenza. La seicentesca Villa Favorita ospita dal 21 al 23 Marzo l’evento dedicato ai vini naturali d’Europa. Quest’anno i produttori partecipanti saranno 150 provenienti da 17 regioni italiane e da Francia, Spagna, Austria, Slovenia, Portogallo, Repubblica Ceca. VinNatur, l’Associazione viticoltori naturali, si propone di difendere l’identità del vino dall’omologazione, portata dalla chimica e dai processi di industrializzazione; combatte l’utilizzo dei pesticidi e si sforza attraverso la ricerca scientifica di trovare soluzioni innovative a favore di una produzione sostenibile. L’associazione porta avanti un lavoro metodico di verifica della presenza/assenza di pesticidi nei vini prodotti dalle aziende associate. L’analisi del 2012 su un campione di 136 vini ha evidenziato come l’utilizzo dei pesticidi sia diminuito del 65% rispetto alle analisi degli anni precedenti, a testimonianza dell’impegno degli associati nella lotta contro i pesticidi. Un altro obiettivo dell’associazione è sempre stato quello di ridurre l’utilizzo di rame e zolfo in vigna, usati per combattere le malattie della vite e secondo il Regolamento europeo sembra proprio che dal 31 luglio 2015 il solfato di rame non verrà più autorizzato per la produzione di vini biologici. Questi sono sempre temi che lasciano libero spazio al dibattito fra gli amanti del vino, ma qualsiasi sia il punto di vista di ciascuno di noi sul vino e sui suoi metodi di produzione, questi due eventi rappresentano un’opportunità per guardare il vino da una prospettiva diversa e imparare ad apprezzare prodotti di vignaioli italiani e europei uniti da questa idea del vino… tutto uva, terroir e duro lavoro in vigna.