“Ci sono tanti filoni da sviluppare e immagino che da qui ai prossimi mesi avremo tante costole di questa indagine che saranno a loro volta indagini importanti”. Marco Lillo, giornalista de il Fatto Quotidiano, ne è sicuro: quella di Mafia Capitale è una vicenda non ancora conclusa. L’inchiesta che ha scosso Roma, che è al centro del libro “I re di Roma. Destra e sinistra agli ordini di Mafia Capitale” (edito da Chiarelettere), scritto da Lillo e Lirio Abbate (giornalista de L’Espresso), è una vicenda che riserverà ancora delle sorprese. “Penso che questa inchiesta – continua il giornalista del Fatto –  sia una sorta di indice di un libro che deve ancora essere scritto”. E se per Lirio Abbate, dopo l’apertura di questo vaso di Pandora, “i romani non hanno ancora preso coscienza di quello che c’è a Roma e dell’organizzazione criminale che divide il business, gli affari e la politica”, è però ancora presto per pensare che all’interno della struttura malavitosa romana sia già in atto “una riorganizzazione”. Ciò che, invece, colpisce Pif (il regista de ‘La mafia uccide solo d’estate’) è che “non si riesca a distinguere tra i buoni e i cattivi”  di @chiacarbone

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