Apple sta lavorando per entrare nel mondo dell’automobile, in concorrenza con Google prima che con i costruttori tradizionali di quattro ruote. Il tema è un futuro a quattro ruote (quattro?) elettrico e di macchine guidate da algoritmi e laser. Al Salone di Ginevra, Apple non c’era (ancora), ma la Mela a provocare gente che fa auto da oltre cent’anni era tra noi. Per non sbagliarsi, diversi manager hanno detto che l’eventuale ingresso di Tim Cook tra i giocatori è “una opportunità”.
Beh, adesso arrivano quelli di Apple e magari danno una mano a cambiare questa prospettiva. “Penso di no”, accende lo sguardo Chris. “Il car design opera in un campo da gioco definito, con una sua profondità e una sua larghezza. I bordi del campo delimitano il tuo lavoro. Quando alla Bmw siamo stati criticati per certi modelli, è successo perché forse avevamo oltrepassato i confini. Ma questi vincoli sono nella mente! Se arrivano Apple o Google e affermano di voler giocare al di là dei confini, nessuno capirà che questa è un’estensione del campo. Sarebbe bello se lo allargassero”.
Bella sfida, bisogna dirlo pure a Elon Musk di Tesla. Con tutte le opportunità che hanno avuto, è il ragionamento del designer americano, alla Tesla “hanno fatto una vettura che quasi non si distingue dalle altre sport car. Bella. Perfetta. Ma non sposa il car design. Google car? Ragiona, la sfida di Google è sempre quella di non fare danni. E anche Apple non è nota per provocare. Se non ti muovi all’interno del campo di gioco conosciuto, come Tesla, non sarai accettato. Per questo motivo è probabile che Apple e Google arrivino nel settore giocando entro i confini”.
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