Il genero di Ercole Incalza, capo della struttura tecnica che si occupa dei fondi alle Grandi opere per conto del ministero delle Infrastrutture, acquista nel 2004 un appartamento a Roma, a pochi passi da piazza del Popolo, per 390mila euro. Ecco cosa racconta ai pm il marito della figlia dello storico dirigente arrestato su richiesta della procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta per la presunta gestione illecita degli appalti delle Grandi opere, dal nodo fiorentino dell’Alta velocità ferroviaria a Expo 2015: “Su suggerimento di Angelo Balducci fummo contattati da Angelo Zampolini per vedere la casa e discuterne il prezzo”. Peccato che nel preliminare di vendita sia annotato il vero prezzo dell’appartamento: 1.140.000 euro. Dalle indagini sulla cricca figura infatti che Zampolini e Anemone consegnarono al proprietario 520mila euro più altri 300mila in assegni