False dichiarazioni su fatturato e numero di dipendenti per riuscire ad accedere ai contributi statali a sostegno delle emittenti televisive locali. Era il sistema che secondo la Procura e la Guardia di Finanza di Parma era stato messo a punto dalla Telemec, proprietaria delle emittenti televisive Teleducato Parma, Teleducato Piacenza e Teleducato All News, che coprono tutta l’Emilia nord occidentale, per potersi accreditare nella graduatoria regionale per l’erogazione dei finanziamenti del ministero dello Sviluppo economico. Una truffa da 3 milioni di euro che nei giorni scorsi ha portato gli uomini delle Fiamme Gialle a sequestrare per quel valore beni immobili e frequenze radiotelevisive di proprietà della società parmigiana, che come prevede la legge 448 del 1998, dal 2008 al 2013 ha ricevuto contributi pubblici per oltre 2,8 milioni di euro. Indagato con l’accusa di falso e di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche è l’amministratore Pier Luigi Gaiti, per il quale era stato chiesto l’arresto, rigettato dal gip. Secondo le indagini la società in questi anni avrebbe ottenuto contributi maggiori di 700mila euro rispetto a quanto dovuto. Somme ricevute illecitamente, che inoltre hanno danneggiato anche altre emittenti regionali e nazionali, che hanno invece potuto avere accesso a minori risorse o addirittura che sono state escluse dalle erogazioni del ministero.

La scalata della graduatorie regionale del ministero per le emittenti di Telemec avveniva, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, tramite la presentazione di documentazione falsa riguardo i dipendenti impiegati nelle emittenti o i risultati economici. Per esempio, la società dichiarava di utilizzare il maggior numero di lavoratori e di fatturato soltanto per un’emittente televisiva e non per le altre due, dove invece lavoravano lo stesso numero di giornalisti e dipendenti. In alcuni documenti, si attestava addirittura che in una delle emittenti non lavoravano giornalisti nonostante sul canale andassero in onda regolarmente telegiornali condotti da professionisti. In altri invece, per raggiungere il numero minimo di impiegati era stata fatta figurare una addetta delle pulizie come giornalista.

Per la Telemec è scattata la revoca di tutti i contributi pubblici avuti in questi anni, pari a un totale di 2.846.000 euro. Il sequestro delle Fiamme gialle ha riguardato tre appartamenti, un ufficio, terreni, quote societarie e liquidità riconducibili all’amministratore e alla società. Inoltre sono state sequestrate anche le tre frequenze radiotelevisive, che però potranno ancora essere utilizzate, anche se non potranno essere cedute o vendute fino al termine del procedimento.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Foibe, governo dà medaglia al “fascista repubblichino”. Boldrini: “Non c’entro”

next
Articolo Successivo

Foibe: quella medaglia a un fascista e gli armadi socchiusi della vergogna

next