In epoca non sospetta, e parlo di circa trent’anni fa, io ero già uno dei sostenitori della tesi che le grandi opere – al di là dei disastri ambientali che comportano e che contribuiscono a rendere ancor più fragile il nostro paese – fossero realizzate essenzialmente per far girare denaro, per foraggiare imprese, più che per essere di effettiva utilità pubblica.
Se notate, non esiste praticamente grande opera che non comporti indagini giudiziarie sulla corruttela che la accompagna. E le indagini giudiziarie scoprono solo una minima parte dell’illecito sotterraneo, e ciò vale purtroppo in generale per i reati non perseguiti in Italia. Abbiamo l’esempio recente del Mose, quello dell’Expo, ed adesso, ultimo in ordine temporale, ma non certo per importanza, l’arresto dell’uomo per tutte le stagioni, quell’Ercole Incalza, nato con Lunardi e passato attraverso sette governi di diversa estrazione politica o sedicenti tale. Quell’Ercole Incalza che è anche legato alle cosiddette “opere di compensazione” della Tav in Val Susa, cioè, ad esempio, quei campi di calcio che ti regalano dopo averti depredato il territorio.
Purtroppo, però, occorre anche fare due altri tipi di considerazioni. Una grande opera può essere realizzata anche solo per favorire determinate imprese, in quanto si ha un debito di riconoscenza verso le stesse oppure anche solo una sudditanza psicologica per il peso politico ed economico che le stesse rivestono.
Che ci azzecchi o meno con tale considerazione, nessuno ci ha mai spiegato in valle, sempre riguardo alla Tav, l’aggiudicazione alla Cmc (le grandi opere sono in buona parte appannaggio di questa coop cosiddetta “rossa”) del cunicolo esplorativo di Chiomonte senza fare un bando di gara europeo per la aggiudicazione…
Seconda, ed ancora più triste, purtroppo la corruzione o la sudditanza esistono a tutti i livelli, anche quelli comunali. Io mi occupo anche di piste agrosilvopastorali in montagna. Ho visto le realizzazioni più devastanti ed assurde, che non potevano giustificarsi con una reale utilità. E allora, cosa c’è dietro? Come mai c’è la solita impresa di costruzioni locale che le realizza e magari il sindaco è pure un geometra?
Del resto, non è forse accertato, che l’Italia è prima in Europa in materia di corruzione? I più tristi primati sono di nostro appannaggio.