“La mancata realizzazione della Torino-Lione porterebbe ad una perdita per il sistema complessivo Italia, Francia ed Europa di oltre 20 miliardi di euro”. Così Mario Virano direttore generale di Telt (Tunnel Euralpin Lyon Turin) durante la conferenza stampa a Roma di presentazione della società che si occuperà dei lavori del Tav. Poi il manager ritorna sul caso Erri De Luca: “Non è un opera inutile, all’impatto ambientale e allo storia dell’amianto ci crede solo Erri De Luca, oggi mostriamo i dati di un’opera di buonsenso, non farla sarebbe irrazionale”. “Noi non abbiamo denunciato lo scrittore per soffocare la libertà d’espressione, ma ha incitato al sabotaggio mettendo a rischio il cantiere e i lavoratori che c’hanno chiesto protezione – sostiene ancora il direttore – è assimilabile al negazionismo della Shoah, al razzismo, all’omofobia. Le sue parole violano un valore etico, morale più alto. O sono libere da ogni responsabilità?”. Sul rischio di infiltrazioni mafiose, sulla possibilità che il Tav, ennesima grande opera, sia più che una svolta storica per il Paese il terreno fertile per corruzione e malaffare come le inchieste di questi giorni stanno facendo emergere, il manager afferma: “Capisco le preoccupazioni, ma la cornice in cui ci muoviamo è bi-nazionale, è il cantiere più monitorato d’Italia, i controlli sono effettuati dalle Corti dei conti di entrambi i paesi, anche dalla Commissione Europea, costi, prezzi degli appalti sono identici a quelli francesi, sono certo che non potranno esserci scandali del genere” di Irene Buscemi