Stefano Perotti, l’imprenditore vicino al ministro Lupi, ha anche la direzione dei lavori del cantiere sull’autostrada A3 dove solo il 2 marzo scorso è morto un operaio romeno, Adrian Miholca di 25 anni. Era crollato un tratto della Salerno-Reggio Calabria nel territorio di Laino Borgo (Cosenza). La notizia dell’incidente suscita “l’allarme sia di Stefano Perotti sia di Giulio Burchi. – si legge nell’ordinanza – Il primo afferma che l’incidente è avvenuto in un cantiere in cui lui ha la direzione dei lavori e decide di partire per la Calabria”. La sera stessa viene informato anche Giulio Burchi: “Frascari (non indagato, ndr), presidente del Cda della Siteco srl società riconducibile a Burchi che ha firmato un contratto di collaborazione con la Spm srl per la direzione lavori, avvisa questi del grave infortunio”. Scrive il giudice che “a livello di collaborazione per la direzione lavori per cui è stato firmato il contratto fra la Siteco e la Spm Ingegneria srl, non sia stata effettuata alcuna reale attività”. Di questo parla il 7 ottobre scorso Burchi con un collega al quale “racconta che ha raggiunto un accordo con ‘quell’asino di Perotti’ per prendere una quota parte della direzione lavori su questo lotto della Salerno Reggio-Calabria“. Il sospetto però è quello che gli incarichi affidati siano solo formali. L’11 novembre 2014 infatti Perotti dispone di preparare il contratto di collaborazione con la Siteco per 50 mila euro annui. Scrivono i pm: “Dalla conversazione traspare come la cifra sia arbitraria e non costituisca il corrispettivo di una prestazione. Afferma Perotti: ‘Io c’ho solo questo problema di fare questo contratto con Siteco per avere il supporto. Pensavo di fargli un contratto di 50 mila euro l’anno… 4 anni di attività e sono 200 mila”. Pochi giorni dopo Giulio Burchi ringrazia Perotti per la “collaborazione per l’appalto che gli ha fatto pervenire” da Il Fatto Quotidiano del 17 marzo 2015 (video tratto da Tele Cosenza – Youtube)

Aggiornamento del 15/12/2021
In data 23 settembre 2016, il gip presso il Tribunale di Firenze ha disposto l’archiviazione del procedimento nei confronti di Stefano Perotti, Corinne Perotti, Philippe Perotti, Christine Mor ed altri.

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