La procura, che aveva chiesto una multa di trentamila euro commutabile in giorni di prigione, aveva chiesto di considerare il carattere particolarmente controverso della dichiarazione, il contesto in cui è stata pronunciata e la personalità dell’autore, già condannato più volte per le sue provocazioni di connotazione antisemita
Era stato arrestato per apologia di terrorismo il 14 gennaio scorso. Oggi il comico Dieudonnè è stato condannato a Parigi.
In un post su Facebook, mentre milioni di persone scendevano in piazza per rendere omaggio alle vittime degli attentati iniziati con la strage a Charlie Hebdo, aveva detto di sentirsi “Charlie Coulibaly“, uno degli attentatori, associando lo slogan di sostegno al settimanale satirico (“Je suis Charlie”) al nome di Amedy Coulibaly, l’attentatore del supermercato kosher della Porte de Vincennes.
La procura, che aveva chiesto una multa di trentamila euro commutabile in giorni di prigione, aveva chiesto di considerare il carattere particolarmente controverso della dichiarazione, il contesto in cui è stata pronunciata e la personalità dell’autore, già condannato più volte per le sue provocazioni di connotazione antisemita.
Lo stesso tribunale è chiamato ad esprimersi domani sulle accuse di incitamento all’odio verso gli ebrei dopo le parole di Dieudonné contro il giornalista di France Inter Patrick Cohen.