Il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli ha guadagnato lo scorso anno 913mila euro. La cifra, si legge nella relazione sulle remunerazioni pubblicata mercoledì dall’istituto di credito, è legata per 800mila euro all’incarico di presidenza, mentre 100mila euro gli sono stati corrisposti per il ruolo di consigliere di sorveglianza, 9mila euro come gettone di presenza in qualità di presidente del comitato strategico e 4mila come presidente del comitato nomine. Il banchiere 83enne, ai vertici di Intesa dal 1997 dopo aver presieduto il Nuovo Banco Ambrosiano, è indagato per ostacolo alla vigilanza nell’ambito dell’inchiesta sulle nomine in Ubi Banca: secondo la procura di Bergamo, nella veste di presidente del gruppo di azionisti bresciani Associazione Banca Lombarda e Piemontese pilotava la scelta dei vertici della popolare accordandosi con l’associazione Amici di Ubi di Emilio Zanetti

Quanto all’amministratore delegato della banca, Carlo Messina, il suo stipendio ammonta invece per l’esercizio 2014 a 1,63 milioni di euro lordi a cui si aggiungono incentivi per 190mila euro. Messina percepirà poi altri 200mila euro in contanti e 462mila euro in azioni come premi riconosciuti per i risultati degli esercizi precedenti. Il controvalore del bonus in azioni è aumentato per effetto dell’apprezzamento del titolo, che adesso vale in Borsa circa 3 euro.

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