Cronaca

Mons. Galantino: ‘Tangentopoli non è finita, politica semplifica problemi per i voti’

“Tangentopoli non è finita, dopo c’è stata Mafia capitale e ora si inventeranno un nuovo nome, ma non ci muoveremo di un millimetro perché non c’è conversione, perché c’è gente che non vuole abbandonare la voglia di lucrare alle spese degli altri“. Lo ha detto monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, commentando l’inchiesta di Firenze in un’intervista con Giovanni Floris a ‘Di Martedì‘ (La7). “Io – ha detto ancora Galantino – ho l’impressione che purtroppo finché c’è gente che parla di una morale di destra o di una morale di sinistra e non fa propria la convinzione che esistono le leggi, ma anche uomini che debbono applicarle, non si escirà da questa situazione nella quale continuano a emergere scandali“. Monsignor Galantino spiega ancora che “la politica italiana deve tentare di risolvere i problemi, non cavalcarli per fini elettorali“, perché “è sotto gli occhi di tutti questa non volontà ad affrontare i problemi”. E sulla tematiche il segretario generale della Cei non ha dubbi: “Tutti quelli che semplificano i problemi per motivi elettoralistici, per esempio il tema dell’immigrazione, riescono a guadagnare qualche voto in più ma non riescono assolutamente ad affrontare seriamente il problema. Non bisogna trasformare il Mediterraneo in un cimitero a cielo aperto”. Altro problema da affrontare è il lavoro: “E’ una buona notizia che ci siano 76 mila domande di impiego a tempo indeterminato, ma qui ci sono anni, decenni, che o non siè fatto niente o si è fatto male sul piano del lavoro”