“L’attico di Tarcisio Bertone ristrutturato da Diego Anemone e Angelo Balducci? Totalmente falso”. Il Vaticano smentisce il contenuto delle telefonate emerse nell’ambito dell’inchiesta “Sistema” che ha portato all’arresto dello storico dirigente del ministero degli Affari pubblici Ercole Incalza. Secondo il Corriere della Sera infatti, tra le intercettazioni ascoltate dagli investigatori, ci sarebbe anche una telefonata di Giovanni Gaspari, nipote dell’ex parlamentare Dc Remo, in cui si parla dell’appartamento del Cardinale. “È totalmente falso”, ha precisato in una nota la Santa Sede, “che i lavori siano stati effettuati da Anemone su indicazione di Angelo Balducci (il costruttore e l’ex provveditore delle Opere pubbliche sono entrambi coinvolti nell’inchiesta sulla cricca della Ferratella ndr). Al contrario, la ristrutturazione dei locali al terzo piano del Palazzo San Carlo in Vaticano, attuale residenza del cardinale Bertone, è stata effettuata da altre ditte approvate dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, e i lavori sono stati seguiti puntualmente dalla Direzione dei servizi tecnici del medesimo Governatorato”.
Non c’è pace per Bertone e per il suo attico, già oggetto di numerose polemiche che hanno irritato non poco Papa Francesco, che vive, invece, in un bilocale di appena 70 metri quadri nella austera residenza di Casa Santa Marta. Oltre Tevere, insieme alla smentita, trapela anche la grande irritazione del Cardinale per il nuovo interesse della stampa per il suo appartamento. Da oltre un anno non sono state poche le polemiche sulla notevole metratura dell’attico del porporato, sempre smentita con insistenza dal suo inquilino. Per Bertone, infatti, sono stati uniti due appartamenti: quello appartenuto all’ex comandante della Gendarmeria Vaticana, Camillo Cibin, morto nel 2009, che era ancora occupato dalla vedova, e quello di monsignor Bruno Bertagna, scomparso in un clinica di Parma nel 2013, che fino al 2010 era stato vicepresidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi. Ma l’ex Segretario di Stato vaticano ha sempre respinto al mittente le critiche.