Non concorrente, ma praticamente complementare. Il car sharing a flusso continuo (free-floating) non sottrae clienti al trasporto pubblico. Anzi: dalla ricerca congiunta commissionata dai servizi rivali DriveNow (BMW e Sixt) e Car2go (Daimler ed Europcar) emerge che il sistema funziona addirittura meglio quando i servizi sono efficienti. Una informazione probabilmente importante anche per Volkswagen, che – ha fatto sapere Christian Klingler, uno dei top manager del gruppo – sta valutando un proprio ingresso nel mercato. “Ma solo se sarà sostenibile economicamente”, ha precisato, e di fronte alla “contestazione” circa il ritardo dell’eventuale debutto, ha replicato: “Quando arriviamo, lo facciamo nel modo giusto”.
Ma intanto BMW e Daimler hanno in circolazione nello sola Berlino un migliaio di vetture per il car sharing. Con 3 milioni di abitanti, la capitale è la più grande città del paese e cartina di tornasole delle mobilità del terzo millennio. Le immatricolazioni ogni mille abitanti sono in calo: appena 250 contro le 700, ad esempio, di Stoccarda, dove hanno sede Mercedes-Benz e Porsche.
Con una decisione quasi “storica”, i rivali DriveNow e Car2go hanno deciso di far intervistare insieme quasi 3.000 clienti per capire le tendenze dei consumatori. Almeno in Germania, il car sharing risulterebbe economicamente sostenibile in città di almeno 750.000 abitanti, il che equivarrebbe ed escludere anche centri come Francoforte, Norimberga, Brema o Dusseldorf dove invece il sistema è operativo (car2go ha cancellato Ulma, circa 120.000, dove il car sharing Smart era stato sperimentato per la prima volta).
Dai pochi dati resi pubblici dalla ricerca, risulta chiaro che il noleggio non è una soluzione esclusiva, ma integra la politica familiare di trasporto. Il car sharing viene impiegato quando si tratta di andare a trovare gli amici, fare la spesa o per uscite senza scadenze fisse come cinema o ristorante. In questi casi il trasporto pubblico è troppo vincolante e non sempre accessibile. Dall’indagine è emerso che gli affari vanno meglio in quelle città in cui i servizi pubblici sono più efficienti perché il 50% dei clienti è senza auto propria. Altri prenderanno in considerazione di fare a meno del mezzo di proprietà se quello del parcheggio assumerà le proporzioni di un problema.
Anche in virtù dell’offerta – car2go mette a disposizione esclusivamente smart a 2 posti e DrivNow i modelli più piccoli delle gamme BMW e Mini – il 70% dei clienti sono single e coppie senza bambini. Alcuni sono clienti di entrambe le società e scelgono la vettura in base alle esigenze del momento. Con un utilizzo attento e consapevole, chi va a lavorare con i mezzi pubblici e usa l’auto solo per gli spostamenti “extra”, può spendere fra tra i mille ed i duemila euro l’anno, quindi una cifra notevolmente inferiore a quella necessaria per mantenere un’auto di proprietà.