Dragoni spiega la Legge Obiettivo, di cui Incalza è padre: “Incalza è il padre della legge Obiettivo del governo Berlusconi, uno sblocca-Italia per grandi opere. L’impresa che vince l’appalto realizza le opere e dirige i lavori: così il controllore dipende dal controllato. Secondo l’accusa, Incalza imponeva alle imprese vittoriose il direttore dei lavori, per lo più Stefano Perotti. In cambio Incalza garantiva il superamento degli ostacoli burocratici per ottenere i soldi”. E aggiunge: “Le indagini sono concentrate sulla società Green Field System, secondo i magistrati riconducibile a Perotti. Della Green Field è stato per anni consigliere di amministrazione Pacella, la spalla di Incalza al ministero. Secondo i magistrati Green Field tra il 1999 e il 2008 avrebbe versato a Incalza 697.800 euro. Le grandi opere che fine hanno fatto? Ne sono state ultimate solo l’8%. I costi di realizzazione? + 40%”