Dal 2007 gli Stati Uniti forniscono munizioni, mezzi pesanti, elicotteri e armi leggere allo Yemen attraverso dei programmi antiterrorismo. Fonti anonime statunitensi hanno riportato al Washington Post la sparizione delle scorte
Il Pentagono ha perso le tracce di armi e attrezzature militari per 500 milioni di dollari consegnate allo Yemen: lo riporta il Washington Post citando funzionari statunitensi che hanno chiesto di mantenere l’anonimato. Ora il timore è che le scorte, che comprendono per esempio M-16, munizioni, visori notturni, motovedette e veicoli militari Humvee, potrebbero essere finite nelle mani di Al Qaeda.
La situazione nel Paese è peggiorata da quando, dopo che il governo dello Yemen è stato rovesciato a gennaio da ribelli sciiti Houti (sostenuti dall’Iran ed hanno fortemente criticato gli attacchi statunitensi dei droni nel paese), gli Usa hanno chiuso l’ambasciata a Sanaa il mese scorso e hanno ritirato molti dei consiglieri militari nel Paese. Di conseguenza, il Dipartimento della Difesa ha bloccato le spedizioni in Yemen di circa 125 milioni di dollari di attrezzature militari che dovevano essere consegnate quest’anno, destinandoli ad altre aree del Medio Oriente e dell’Africa. Nelle ultime settimane, i membri del Congresso si sono incontrati a porte chiuse con i funzionari militari americani facendo pressione per un rendiconto di armi e attrezzature. “Dobbiamo pensare che la situazione sia completamente compromessa”, ha detto un funzionario di Capitol Hill.
Funzionari del Dipartimento della Difesa sostengono che: “Anche nella migliore delle ipotesi in un paese stabile, non abbiamo mail il 100% di responsabilità”. Mentre dal Pentagono fanno sapere, sempre a condizione di anonimato, come non ci sono prove concrete che le armi o le attrezzature americane siano state saccheggiate, ma hanno ammesso che se ne sono perse le tracce. Essendo lo Yemen il secondo paese paese al mondo per il possesso di armi per i funzionari della Difesa è improbabile che la perdita di armi e attrezzature possa alterare l’equilibrio militare. Inoltre, il governo degli Stati Uniti ha limitato gli aiuti per piccole armi da fuoco e munizioni, rifiutando le richieste di aerei da combattimento e carri armati.
In Yemen l’amministrazione Obama ha perseguito la strategia di formare e dotare i militari stranieri per reprimere le insurrezioni e le reti affiliati ad al-Qaeda, così da ridurre il dispiegamento di forze americane ma scegliendo anche di andare incontro a dei rischi: Washington ha fornito più di 500 milioni di dollari di aiuti militari allo Yemen dal 2007 attraverso una serie di programmi del Dipartimento della Difesa e del Dipartimento di Stato: almeno 1.250.000 munizioni, 160 humvees (veicoli militari a quattro ruote), 4 elicotteri Huey II, 200 pistole 9mm e altrettanti fucili d’assalto M4. Il Pentagono e la CIA hanno fornito ulteriore assistenza attraverso programmi classificati, il che rende difficile sapere esattamente quanto lo Yemen abbia ricevuto in totale.