Segue dalla prima parte 

Il nostro tour dell’Aja continua diretto verso un capolavoro artistico: il più grande dipinto circolare del mondo noto come Panorama Mesdag dal nome dell’autore Hendrik Willem Mesdag. Quando dopo aver salito le scale a chiocciola che portano al dipinto questo si apre davanti ai nostri occhi non possiamo trattenerci da un’esclamazione di sorpresa. E a giudicare dalla reazione degli altri visitatori sembra che lo stupore sia condiviso. Capisco ora cosa intendesse Van Gogh quando scrisse:

“Il Panorama Mesdag è la più bella sensazione della mia vita. Ha solo un piccolo difetto che è la sua mancanza di difetti

La sensazione, difficile da descrivere (ma ci proviamo) equivale a quella di fare un viaggio nel tempo e nello spazio ritrovandosi su una duna di sabbia che sovrasta la spiaggia di Scheveningen indovinando in lontananza le mogli dei pescatori che con i bambini in braccio attendevano i loro mariti tornare cercando di avvistarli tra le onde.

Dopo essere stati praticamente risucchiati da questa meravigliosa opera d’arte lasciamo il museo e, vista l’ora, cominciamo a cercare un posto per il pranzo. La bussola gastronomica sembra aver trovato un ristorante carino. Per raggiungerlo passiamo davanti il magnifico Palazzo Reale (Noordeinde) e la statua di Guglielmo d’Orange.

Prima di proseguire la nostra visita della città è il momento di ricaricare le batterie. Goude Hooft si rivela essere il posto giusto per farlo. Nella più antica taverna della città, dove una volta erano soliti entrare i cavalieri degustiamo formaggi come il Gouda e altre specialità tipiche olandesi come le polpette bitterballen.

Dopo la ricarica ci rimettiamo subito in moto. Non si può venire all’Aja infatti senza visitare quello che da oltre cent’anni ne è diventata l’icona (e non a caso il monumento più fotografato). Sto parlando del Palazzo della Pace, sede di diverse istituzioni internazionali quali la Corte di Giustizia Internazionale a testimonianza del ruolo che la città svolge come Capitale del diritto internazionale. La città ospita il maggior numero di organizzazioni Onu al mondo dopo New York oltre alla Corte Penale Internazionale e all’Organizzazione per la proibizione delle Armi Chimiche (Opac). All’ingresso l’Albero della pace da il benvenuto ai visitatori con le sue migliaia di ‘foglie’ rappresentate da altrettanti messaggi di pace e speranza in tutte le lingue del mondo.

All’interno un centro visitatori molto ben organizzato consente agli ospiti di conoscere la storia di questo palazzo e delle istituzioni che ospita, grazie ad audio-guide gratuite in tutte le lingue per conoscere ma anche riflettere sui grandi uomini che nella storia hanno dedicato la propria vita al perseguimento della pace. Tra questi l’imprenditore e filantropo scozzese Andrew Carnegie che nel 1903 contribuì alla nascita di questa istituzione con un assegno (esposto in una delle vetrine) di ben un milione e mezzo di dollari.

La scoperta della città continua nel pomeriggio con il Passage, la più antica galleria commerciale dei Paesi Bassi costruita nel 1885 la cui eleganza ricorda un po’ quelle di Milano e Napoli. All’uscita da questa e mentre siamo ormai diretti alla stazione la nostra attenzione viene attirata da una vetrina di quello che sembra un negozio in cui si intravede un antico registratore di cassa, delle botti e tanti alambicchi. La curiosità ci spinge ad entrare e scopriamo di essere nel Museo della distilleria Van Kleef.

Rimaniamo colpiti dal numero di bottiglie presenti un po’ ovunque e dai mille sapori diversi (dal ginepro, di cui sono gli specialisti, alla mandorla, passando per la rosa e il cioccolato). La simpatica signora al bancone, che sembra essere la padrona di casa si presenta come Fleur e ci racconta che quella è l’ultima distilleria ancora rimasta all’Aja e che risale al lontano 1842. All’epoca si può dire senza temere di esagerare che le distillerie svolgevano un ruolo quasi ‘sociale’ per la popolazione. L’acqua che si beveva era infatti quella del canale (inquinato da ogni sorta di rifiuti) e la popolazione era solita aggiungere un po’ di alcool a mo’ di disinfettante.

Oggi qui si può degustare l‘antenato del Gin (rigorosamente con ingredienti naturali) accompagnato dal tradizionale Hollandse nieuwe: la prima Aringa della stagione accompagnata con la cipolla. La nostra visita dell’Aja non poteva concludersi con un tocco più locale!

Curiosità: Ben un terzo della città è rappresentato da spazi verdi (oltre 400 ettari) che se aggiunti ai 70mila alberi e i 250 km di piste ciclabili  fanno dell’Aja una vera oasi verde.

Qui tutte le foto dell’Aja

Il nostro viaggio in Olanda continua, questa volta direzione Utrecht con i suoi canali e biciclette ad ogni angolo di strada. Restate con noi!

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