Vincenzo Nibali è finito nella rete del fisco. Secondo l’Adnkronos, il campione delle due ruote non ha dichiarato tutti i compensi nel 2010 e nel 2011. Ha dimenticato di indicare nei due anni un imponibile di 772 mila euro per una imposta evasa di 290 mila euro. Nibali, che corre per il team kazako dell’Astana e ha trionfato nel Giro d’Italia 2013 e nel Tour de France 2014, secondo quanto risulta all’Adnkronos, nel 2010 ha omesso di dichiarare un imponibile di 148.500 euro di cui 119.300 di maggiori compensi per sfruttamento di diritti d’immagine, 3.300 euro di maggiori compensi derivanti da canoni di locazione e 10.800 euro per maggiori compensi premi e 15.200 euro di maggiori compensi derivanti da versamenti. Il tutto per una imposta evasa di 63.800 euro.
Nel 2011 il campione ha omesso di dichiarare un imponibile di 523.600 euro di cui 491.400 di maggiori compensi per sfruttamento di diritti d’immagine, 3.500 euro di maggiori compensi derivanti da canoni di locazione, 22.600 euro di maggiori compensi premi e 6.000 euro di maggiori compensi derivanti da versamenti. Il tutto per una imposta evasa di 225.000 euro. Trattandosi di importi evasi superiori alla soglia di 50.000 euro per il trentenne messinese è scattata anche la denuncia per il reato di evasione. Il campione, secondo quanto risulta all’Adnkronos, ha ammesso l’errore e chiesto al Gup di patteggiare commutando la pena dalla reclusione di 6 mesi in una multa di 45.000 euro. Richiesta accolta dal Gup che ha chiuso la pratica.