Un altro guaio per l’ad della società che a Reggio Emilia gestisce la costruzione del contestato Vittoria Park e che nella città siciliana ha in appalto i lavori per il parcheggio Sanzio: l'affidamento era già finito al centro dell’inchiesta antimafia Iblis e ora, secondo la deputata Cinque Stelle Maria Edera Spadoni, il vincolo con la azienda emiliana potrebbe essere rescisso
La Final Spa di Filippo Lodetti Alliata, amministratore delegato di Reggio Parcheggi, finisce nel mirino del comune di Catania. L’amministrazione siciliana infatti sta pensando di revocare il contratto che lega l’azienda all’appalto per il parcheggio Sanzio, nella zona a nord della città. Un altro guaio per l’ad della società che a Reggio Emilia gestisce la costruzione del contestato Vittoria Park, nato su disegno dell’allora sindaco e oggi sottosegretario Graziano Delrio e ritenuto dai comitati cittadini un’opera inutile. In terra emiliana i lavori per i box interrati erano finiti sotto i riflettori lo scorso maggio, quando la Procura ha aperto un fascicolo dopo che la Final, che fa parte dell’Ati Reggio Emilia Parcheggi, era finita travolta insieme al suo amministratore delegato Lodetti, nell’inchiesta sugli appalti di Expo 2015, in particolare per l’affidamento della gestione parcheggi dell’esposizione milanese. Ora il Movimento 5 stelle chiede che anche a Reggio Emilia il sindaco Luca Vecchi faccia chiarezza sulla gestione del parcheggio e sul ruolo della società. “Ma perché anche a Reggio Emilia – chiede la deputata Cinque Stelle Maria Edera Spadoni – la giunta di Vecchi non prende esempio dal Comune di Catania e fa altrettanto? C’è davvero l’interesse politico a vederci chiaro?”.
Per quanto riguarda Catania, i lavori per il Sanzio erano stati affidati nel 2013 alla Catania Parcheggi Spa, formata per l’1 per cento dal Consorzio cooperative Ciro Menotti di Ravenna e per il 99 per cento dalla Final Spa di Lodetti Alliata, che ha sede a Palermo. Prima di arrivare all’ati in cui compare anche l’impresa che lavora a Reggio Emilia, l’appalto era già finito al centro dell’inchiesta antimafia Iblis. E ora anche il vincolo con la nuova società potrebbe essere rescisso, anche se le ragioni del possibile dietrofront dell’amministrazione non sono ancora state rese note.
A ricostruire la vicenda è Spadoni: “In questi giorni il Comune di Catania relativamente al parcheggio Sanzio tramite l’assessore alla Viabilità Rosario D’Agata, ha annunciato che ‘il contratto è oggetto di una profonda rivisitazione, forse di un annullamento’”. La deputata ha ricordato che il Park Vittoria è stato voluto al tempo dalla giunta di Delrio e che ha sollevato numerose proteste da parte di un comitato popolare, da associazioni ambientaliste e da diverse forze politiche “che hanno da sempre l’hanno considerata costosa, pericolosa, inutile e inquinante”.
Nella nota di Spadoni sono inoltre elencati i quattro esposti presentati in Procura sulla regolarità del bando di gara del parcheggio, affidato all’ati guidata dall’azienda di Lodetti Alliata, che con i parcheggi fa business in tutta Italia, da Alessandria a Caltanissetta, passando per Reggio Emilia e Catania. “Il procuratore Grandinetti – continua Spadoni – ha chiesto ai pubblici ministeri milanesi di chiarire se ci siano legami dell’inchiesta sull’Expo con la società reggiana presieduta da Lodetti Alliata”, questione sollevata a suo tempo anche da un’interrogazione parlamentare a firma della deputata. Per questo ora il M5S punta il dito sul sindaco Vecchi, erede di Delrio, che però ha sempre negato collegamenti sul coinvolgimento della Final nell’inchiesta Expo 2015 e l’appalto del Vittoria Park.