Rientrati cento soldati delle forze speciali della base aerea di Annad. Oggi il Consiglio di sicurezza Onu si riunisce per discutere dell'inasprimento della crisi
Dopo gli attacchi kamikaze alle moschee di Sanaa che hanno causato più di 150 morti e gli scontri tra miliziani sciiti e le forze leali al presidente Abed Rabbo Mansur Hadi, gli Stati Uniti hanno evacuato il personale americano ancora presente nello Yemen, tra cui 100 soldati delle forze speciali dalla base aerea di Annad.
La decisione è stata presa dal Dipartimento di Stato, che non ha fornito dettagli sul numero di persone trasferite. L’attacco, insieme ai bombardamenti dei ribelli Houthi (la minoranza sciita sostenuta dall’Iran) contro il palazzo presidenziale di Aden, è stato condannato delle dichiarazioni del Consiglio di sicurezza Onu di venerdì scorso, che oggi si riunisce per discutere della crisi in corso nel paese.
Solo una parte dell’incontro di svolgerà a porte aperte. Gli Houthi, che hanno preso il Paese con un colpo di Stato, hanno dichiarato una mobilitazione generale e hanno invitato esercito e polizia ad affrontare i gruppi di terroristi dopo gli attentati di venerdì.