Il premier, parlando agli studenti della Luiss, ha ripreso le considerazioni di Umberto Eco secondo cui, per riscoprire il grande classico, sarebbe opportuno evitare una lettura obbligatoria. E aggiunge che l'opera di Manzoni è da consultare "tutte le mattine"
Proibire i Promessi sposi per legge. “Se così fosse, tornerebbe il fascino per un capolavoro assoluto”, dice il premier, che parlando agli studenti dell’Università Luiss di Roma riprende le parole di Umberto Eco.
Il semiologo infatti, in occasione della presentazione del suo libro La storia de i Promessi sposi raccontata da Umberto Eco, aveva detto che la lettura del romanzo, in quanto obbligatoria, è considerata noiosa dalla maggioranza degli italiani. E l’imposizione risulta essere sempre un peso. “Qualche adulto, vedendo che leggete questa storia – aveva detto Eco -, vi dirà di fermarvi perché è una gran pizza, noiosa e illegibile. Io me l’ero letta con lo stesso piacere con cui leggevo i miei romanzi d’avventure e vi assicuro che è appassionante”.
Renzi ha però sottolineato il contenuto pedagogico dell’opera: “Chi fa politica dovrebbe leggere tutte le mattine la pagina dell’Azzeccagarbugli con Renzo con l’obiettivo di fare il contrario. Le leggi sono fatte in modo tale che per ciascuno si apre la strada fantastica dell’interpretazione”.