E’ il passato che ritorna, in questa storia di tangenti pagate estero su estero dove camorra, politica e imprenditoria formano un groviglio di interessi illeciti. Un passo indietro al 2007. Angelo Brancaccio è il leader incontrastato dei Ds di Orta di Atella (Caserta) quando i fratelli Sergio e Michele Orsi, di Casal di Principe, discussi imprenditori dei rifiuti, ritenuti vicini agli azzurri di Nicola Cosentino, si iscrivono alla sezione Ds di Orta di Atella. Il centrosinistra è al governo regionale, Brancaccio è un potente e riverito consigliere regionale, di quelli che pesano. Poi arriveranno le inchieste e i processi sul ruolo degli Orsi come anelli di collegamento bipartisan tra la camorra e la politica nel business della spazzatura, e l’omicidio di Michele Orsi, avvenuto il 1 giugno 2008 davanti al Roxy Bar di Casal di Principe ad opera dell’ala stragista del clan dei Casalesi capeggiata da Giuseppe Setola.
E’ il passato che riemerge stamane, mentre la Polizia di Stato notifica tre ordinanze di custodia cautelare in carcere con accuse di concorso esterno in associazione camorristica, corruzione, turbata libertà degli incanti. In manette l’ex sindaco di Orta d’Atella, Angelo Brancaccio, l’imprenditore Sergio Orsi e l’ex primo cittadino di Gricignano d’Aversa, Andrea Lettieri. Inchiesta della Dda di Napoli, pm Alessandro Milita, ordinanza firmata dal Gip Pasqualina Paola Laviano. In quattro anni di indagine dal 2008 fino al 2012 la polizia ha trovato tracce di un sistema di corruzione alimentato da Orsi per accaparrarsi i favori di Brancaccio e Lettieri.
L’imprenditore, titolare di fatto della Flora Ambiente srl e partner privato della Multiservizi spa, avrebbe pagato fior di tangenti ai sindaci per costituire la società mista a prevalente capitale pubblico “Gricignano Multiservizi spa” (Gmc) tramite la quale vincere gare d’appalto truccare od ottenere affidamenti diretti per la gestione di una serie di servizi tra Orta d’Atella e Gricignano negli anni tra il 2004 e il 2007: la raccolta e il trasporto pubblico dei RR.SS.UU., i lavori di urbanizzazione primaria, la gestione del servizio di refezione scolastica, la gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di pubblica illuminazione e degli edifici pubblici. Nel 2006 Orsi ha acceso un conto corrente in Svizzera, a Poschiavo. E da lì, nei mesi da febbraio ad ottobre 2006, avrebbe trasferito circa 330.000 euro di tangenti su un altro conto corrente svizzero, aperto nello stesso istituto di credito e intestato a Brancaccio. All’epoca sindaco di Orta d’Atella e consigliere regionale. Brancaccio è tuttora sindaco. Ma è stato sospeso dall’incarico per una recente condanna in primo grado a quattro anni e mezzo per peculato.