“L’Italia è uno Stato di merda nel momento in cui sfratta, per sua scelta, due anziani settantenni da uno stabile di sua proprietà. E lo stesso Stato italiano di merda offre colazione, pranzo e cena a decine di immigrati“. Sono le parole del segretario della Lega, Matteo Salvini, durante ‘Filo diretto’, su Radio Padania. “Per questo motivo” – annuncia – “l’11 e il 12 aprile saremo in 1.300 piazze in tutta Italia per chiedere asilo politico da italiani in Italia”. Scudisciate poderose per Matteo Renzi (“un chiacchierone”) e per il ministro Alfano: “Fortuna che c’è il buon Dio che ci protegge, se fossimo solo nelle mani di Renzi e Alfano, faremmo prima noi a prendere il barcone e chiedere asilo ad altri Paesi. Se succedesse qualcosa per mano di qualche estremista islamico, non voglio vedere coccodrilli che piangono, false e ipocrite lacrime di sinistra”. Il leader del Carroccio non risparmia il sindaco uscente di Milano e il direttore del Corriere della Sera, nome emerso per sostituire Pisapia: “Il sindaco di Milano, prima di salutare, vada a fare un giro nelle periferie della città e vediamo quanti grazie e quanti vaffa raccoglie. De Bortoli? E’ l’immagine della sinistra radical-chic, dei salotti e di piazza Duomo, quelli che poi passano le estati a Capalbio o a Cortina e se gli chiedi dov’è Lorenteggio (un quartiere della periferia sud-ovest di Milano, ndr) devono aprire Google Maps”. Attacchi anche contro “i giornalisti prezzolati servi italiani”, colpevoli di aver insinuato che Marine Le Pen abbia perso le elezioni locali in Francia. Salvini poi risponde alle domande degli ascoltatori, in prevalenza siciliani che giurano fedeltà al loro guru e inanellano insulti coloriti contro l’architetto Massimiliano Fuksas (appellato ‘Siussa’ e Fucsia’) e contro Pippo Baudo, rei di aver attaccato il capo del Carroccio ieri sera durante Ballarò (Rai Tre) di Gisella Ruccia
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