L'autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici ha dichiarato illegittima la serrata del 4 e del 5 aprile. Il ministro Franceschini ha promesso di garantire l'applicazione della clausola sociale durante le gare di appalto. Andrea Marcucci (Pd), presidente della Commissione Cultura a Palazzo Madama: "Idea dello sciopero è bandita dal buon senso"
“Uffizi chiusi a Pasqua per sciopero? E’ illegittimo”. L’Autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici ha dichiarato, appunto, “illegittima” l’astensione dal lavoro del personale del museo il 4 e il 5 aprile prossimi, come annunciato da Filcams Cgil e Uiltucs Uil. Una serrata che coinvolgerebbe il personale della Società Opera Laboratori Fiorentini del museo.
Mancato rispetto della franchigia pasquale, eccessiva durata dell’azione di sciopero e mancato esperimento delle procedure di raffreddamento e conciliazione, sono le ragioni per cui l’agitazione sindacale violerebbe la legge sul diritto di sciopero. Inoltre, il provvedimento, ricomprenderebbe tra i servizi pubblici essenziali “le attività legate alla sorveglianza e alla vigilanza dei beni culturali”. Il mancato adeguamento all’indicazione dell’Autorità di garanzia determinerebbe una procedura di valutazione dell’attività dei sindacati e la possibilità di adottare delle sanzioni.
“Lo sciopero pasquale degli Uffizi e altri musei di Firenze non è solo illegittimo per il Garante ma è bandito dal buon senso“. Così commenta la decisione dell’autorità di garanzia Andrea Marcucci, senatore Pd che aveva definito il gesto “una follia” e che in qualità di presidente della Commissione Cultura a Palazzo Madama, aveva invitato i sindacati a fare marcia indietro: “Evitino un danno enorme alle migliaia di turisti che verranno in città, e all’immagine della Toscana e dell’Italia“. “I sindacati – sottolinea il parlamentare – chiedono la clausola sociale per i lavoratori dei servizi aggiuntivi. Il ministro Franceschini ed il sindaco Nardella hanno più volte assicurato che tale clausola ci sarà”.
Infatti, Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in occasione di una visita a Pompei il 20 marzo, dichiarando di vedere nella decisione dello sciopero pasquale “un po’ di autolesionismo”, aveva rassicurato i lavoratori sulla clausola sociale: “Ho già garantito che verrà applicata la clausola sociale durante le gare di appalto in modo che la società vincitrice assorba i lavoratori già sul sito – ha sottolineato Franceschini nel merito dei motivi dello sciopero – le gare in ogni caso non saranno prima di settembre 2015 e fino ad allora non accadrà nulla”.