Politica

Corruzione, Barani (Gal) vs Grasso: “Se prendevi schiaffi da piccolo, crescevi meglio”

Show del senatore di Gal, Lucio Barani, al Senato, durante l’esame degli emendamenti al ddl anticorruzione. Il parlamentare socialista, come nella giornata di ieri, sguaina metafore e paradossi di carattere medico. Poi si rivolge al senatore M5S Cappelletti, contestando il suo precedente intervento. Per suffragare la sua tesi circa l’inesistenza di una epidemia corruttiva, menziona i dati raccolti in un libro del senatore di Ncd, Carlo Giovanardi. E ammonisce il M5S, urlando: “In quest’Aula al primo che mi cita Calamandrei do 4 ceffoni, perché siete indegni di citarlo”. Si scatena la bagarre e il presidente del Senato, Pietro Grasso, invita Barani a calmarsi e a usare un linguaggio più consono. “I ceffoni può darli fuori da quest’Aula” – afferma Grasso – “anche se sono metaforici. Penso”. Piccata la replica del senatore socialista: “Io credo che se i suoi genitori le avessero dato qualche ceffone e se ne avessero dati qualcuno in più, l’avrebbero educata meglio”. Il presidente del Senato sorride con un’espressione tra l’allibito e l’imbarazzato. La gazzarra si rinnova successivamente, quando Barani, dopo un battibecco con Grasso, affronta le proteste del M5S sul suo emendamento provocatorio riguardante la fucilazione dei corrotti. “Tra i banchi c’è qualcuno che si sta drogando” – osserva Barani, rivolgendosi ai colleghi pentastellati e mimando una siringa sull’avambraccio. Grasso lo richiama ancora una volta, ma Barani rincara: “Facciamo l’esame del capello e ne troveremo tanti positivi qui. Io sarei negativo sicuramente. Sono pronto, lancio una sfida”. E, rivolgendosi a un senatore M5S, afferma: “Vieni te a fare questa sfida. Vieni, così ti faccio vedere il tuo capello”. Poi continua con le sue note allegorie e, rimproverato per l’ennesima volta da Grasso, chiosa: “Presidente, se prendo il pusher lo picchio, perché l’ha tagliata male” di Gisella Ruccia