I primi corpi sono stati evacuati con gli elicotteri nel tardo pomeriggio di mercoledì, prima che le operazioni si interrompessero a causa del buio. Quindi sono stati trasferiti in un avamposto medico di Seyne-les-Alpes, la località più vicina al luogo della tragedia. Oggi in Alta Provenza è previsto l’arrivo delle famiglie delle vittime
Le operazioni di recupero delle 150 vittime dell’Airbus della Germanwings. non appena, all’alba, le prime luci sono tornate a rischiarare i Trois-Eveches. I primi corpi sparsi sul massiccio, sulle Alpi francesi al confine con l’Italia dove l’aereo si è schiantato, sono stati evacuati con gli elicotteri nel tardo pomeriggio di mercoledì, prima che le operazioni si interrompessero a causa del buio. Quindi sono stati trasferiti in un avamposto medico di Seyne-les-Alpes, la località più vicina al luogo della tragedia. Ora vengono esaminati con materiale portato dal servizio di identificazione criminale della gendarmeria, la cui sede si trova a Rosny-sous-Bois, a est di Parigi, prima di essere trasferiti alla camera ardente allestita nell’area.
Le operazioni di recupero sono favorite dal bel tempo. Dopo due giorni di tempo incerto, il cielo è tornato limpido. I soccorritori devono però fare i conti con temperature ancora rigide: questa mattina il termometro supera di poco gli zero gradi. “Il bel tempo ci sta dando una mano – racconta un gendarme al campo volo di Seyne-Les-Alpes, dove vengono coordinate le operazioni – ma il recupero delle vittime continua ad essere complicato. Lassù è l’inferno…”. “Gli obiettivi della giornata – aggiunge un poliziotto delle squadre di soccorso alpino di Briancon – sono quelli di recuperare il maggior numero di resti umani e di trovare il software della seconda scatola nera, che ancora manca…”.
Sempre oggi, in Alta Provenza è previsto l’arrivo delle famiglie delle vittime. La macchina organizzativa francese lavora da ieri per offrire loro “la migliore accoglienza”. Sul posto sono già stati reclutati quaranta interpreti di tedesco e spagnolo, la lingua della maggior parte delle vittime, e quattro unità medico-psicologiche, due francesi, una tedesca e una spagnola. Diverse centinaia di persone saranno accolte nelle camere ardenti allestite in due località vicine all’incidente, Seyne-les-Alpes et Le Vernet. Almeno due grandi tendoni in plastica bianca, completamente chiusi, sono stati sistemati questa mattina davanti alla cappella di Seynes-les-Alpes.
Familiari delle 50 vittime spagnole hanno lasciato questa mattina Barcellona per raggiungere in Francia il luogo dell’incidente. Si tratta di un gruppo di 67 familiari, che viaggeranno su un volo speciale della Lufthansa dall’aeroporto di El Prat con destinazione Marsiglia, da dove poi raggiungeranno le Alpi francesi, informano fonti del governo della Generalitat. Un altro gruppo di una quindicina di familiari, accompagnati da psicologi del Servizio di emergenza medica e volontari della Croce Rossa, era partito ieri sera