Si è aperto con diverse critiche al governo il congresso nazionale di Magistratura democratica a Reggio Calabria. Il segretario  Anna Canepa, in particolare, si è soffermata sul tema delle intercettazioni: “Si risponde all’emergenza e alle esigenze della cronaca. Bisogna stare attenti a non indebolire questo strumento. Quello che si sta prospettando non vorremmo fosse l’ennesimo bavaglio alla stampa”. Centrale, inoltre, il reato di corruzione: “È il male del Paese”, aggiunge Canepa che dal governo si aspettava “un po’ più di coraggio. Pare che il tema sia finalmente diventato all’ordine del giorno dopo 764 giorni dal progetto”. A proposito di corruzione, il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli, non ha dubbi: “Occorre che si intervenga con gli stessi strumenti che oggi applichiamo alla mafia”. Infine si è discusso delle leggi sul terrorismo, in parte ritirate da Renzi, dopo le polemiche sulla possibilità di accedere ai computer in maniera preventiva: “Non dobbiamo cedere – conclude il segretario di Magistratura democratica – a quelli che sono i nostri principi e i nostri diritti. Sarebbe la prima vittoria del terrorismo”  di Lucio Musolino

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