"Il taglio è quello giornalistico - racconta a FQ Magazine Pietro Scarnera, uno dei fondatori del progetto - Cerchiamo le storie, le studiamo, e poi le raccontiamo esattamente come farebbe un quotidiano, utilizzando però tempi diversi. Le tavole, del resto, per essere disegnate richiedono tempo, in compenso consentono di descrivere una storia a 360 gradi"
Un magazine di informazione nativo digitale dove le notizie sono raccontate a fumetti. Nasce a Bologna e si chiama Graphic News (www.graphic-news.com) il primo portale web d’Italia, online a partire dal 26 marzo, dedicato a inchieste giornalistiche, reportage e approfondimenti interamente riportati attraverso il linguaggio dell’illustrazione. Tavole disegnate specificatamente per internet, nate e pensate per esporre al pubblico l’attualità attraverso una particolare forma di comunicazione: il fumetto. “L’idea – racconta Pietro Scarnera, uno dei fondatori del progetto Graphic News – è nata quasi un anno fa. Io e gli altri ragazzi che lavorano al magazine, Gianluca Costantini, Marco Garofalo, Mattia Moro, Cristina Portolano, Emanuele Racca, Giulia Sagramola, Francesca Zoni e i Brochendors Brothers, frequentiamo l’ambiente del fumetto da anni, e ci siamo conosciuti al Komikazen, il festival annuale di Ravenna ideato da Mirada. Abbiamo pensato a un sito di informazione che però illustrasse la realtà, più che descriverla a parole, e da lì è nato Graphic News, edito dalla cooperativa da noi fondata, Pequod”. Come la nave baleniera di Herman Melville che salpò da Nantucket, Massachusetts, per inseguire la balena bianca Moby Dick.
Il taglio è quello dell’approfondimento, almeno nella fase iniziale l’obiettivo degli autori è aggiornare le storie pubblicate sul magazine, che ha sede a Bologna, una volta a settimana, ma il respiro, precisa Scarnera, sarà internazionale. “Coinvolgeremo fumettisti europei e non solo, e presto sarà disponibile una versione inglese del nostro portale, perché i temi che vogliamo trattare superano i confini dell’Italia, sono di interesse generale”. Come le storie che danno il via all’avventura di Graphic News, organizzate secondo le categorie in cui il magazine è suddiviso: news, economia, cultura, scienze e sport. C’è Povere veneri di Francesca Zoni, “che ha seguito un’associazione che assiste le prostitute per raccontare al pubblico chi sono le donne che s’incontrano di notte in strada, in quali condizioni vivono, per mostrare i loro volti”. E No direction home di Mattia Moro, reportage dedicato al tema dell’accoglienza dei profughi che sbarcano a Lampedusa, raccontato attraverso un esperimento di autogestione che ha visto 40 richiedenti asilo amministrare autonomamente quella che un tempo era una scuola sui colli di Bologna. Ma c’è anche un approfondimento sugli ospedali psichiatrici giudiziari, sul mondo dei giovani e delle partite Iva, su Ercolano, ai piedi del Vesuvio, e sui disturbi legati al sonno.
“In Italia il fumetto raramente si mescola al linguaggio giornalistico, più spesso è a sé stante, o diventa satira – spiega Scarnera – ma all’estero questo esperimento funziona bene, ad esempio in Francia, e abbiamo deciso di tentarlo anche nel nostro paese. Io credo, del resto, che l’illustrazione riesca, alle volte, a essere più efficace della parola scritta, proprio perché permette di rappresentare sfumature che non sempre in un testo trovano spazio, comprensibili a tutti. Per di più la società moderna è abituata, grazie a internet, a un’informazione che corre veloce, dove l’obiettivo è comunicare in fretta: e cosa c’è di più immediato di una tavola?”. Le notizie, quindi, sono rappresentate su Graphic News solo apparentemente in una forma più leggera, determinata, appunto, dall’utilizzo del linguaggio del fumetto: “Il taglio è quello giornalistico, ma non guardiamo allo scoop, pensiamo all’approfondimento. Cerchiamo le storie, le studiamo, e poi le raccontiamo esattamente come farebbe un quotidiano, utilizzando però tempi diversi. Le tavole, del resto, per essere disegnate richiedono tempo, in compenso consentono di descrivere una storia a 360 gradi: dall’espressione sul volto di chi ci racconta la sua esperienza al contesto che abbiamo vissuto in prima persona nel raccogliere una testimonianza. Per questo credo che la fusione tra giornalismo e fumetto sia interessante: perché mescola l’attualità all’impatto di un’immagine disegnata, e l’effetto è comprensibile, chiaro ed efficace”. Una novità in Italia, che gli autori, vincitori, con il progetto Graphic News, del bando Culturability della Fondazione Unipolis, e di Incredibol 2014, indetto dal Comune di Bologna, sperano presto di consolidare. “Abbiamo molte idee per la testa, e speriamo che il pubblico apprezzi il nostro lavoro”.