Fausto Bortolotti, 61 anni, originario di Cene e residente a Ventimiglia, è stato subito arrestato. Ha esploso due colpi di pistola calibro 7,65
Pare che abbia vissuto qualche giorno in auto Fausto Bortolotti, l’uomo che poche ore fa ha sparato in aria a Reggio Calabria due colpi di pistola calibro 7,65, all’incrocio tra via Osanna e il centralissimo corso Garibaldi, davanti al teatro “Cilea” dove è in corso il congresso di Magistratura Democratica. La sparatoria è avvenuta mezz’ora dopo l’intervento del ministro della Giustizia, Andrea Orlando. L’uomo ha cercato di allontanarsi a bordo della sua auto, che è stata subito bloccata dai carabinieri e dagli agenti di scorta che erano all’ingresso del teatro.
Bortolotti, 61 anni, originario di Cene (Bergamo) e residente a Ventimiglia (Imperia), secondo quanto è stato ricostruito è partito alcuni giorni fa dalla Liguria. Giunto davanti al teatro a bordo della sua vecchia auto, una Suzuki di colore rosso e senza il lunotto posteriore, è sceso dalla vettura e ha sparato i due colpi di pistola in aria. L’arma è stata subito sequestrata e aveva un altro colpo in canna e 4 nel caricatore. Dopo un vano tentativo di fuga, Bortolotti è stato arrestato dai carabinieri mentre la sezione Scientifica della questura ha eseguito i rilievi sul luogo della sparatoria. L’attentatore si era fermato dietro una delle macchine della scorta dei magistrati parcheggiate davanti al teatro. Ha, quindi, esploso il primo colpo per poi allontanarsi e premere nuovamente il grilletto. Al momento dell’arresto non ha opposto resistenza.
A terra, poco lontano dalla Suzuki, sono stati ritrovati i due bossoli. Sono state avviate le indagini per cercare di capire quali sono state le motivazioni che hanno spinto il sessantunenne, con precedenti per furto e danneggiamenti, a compiere il gesto eclatante. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire gli ultimi giorni di Bortolotti e verificare se abbia incontrato qualcuno in Calabria prima di sparare oppure se la sua sia stata l’azione solitaria di un folle che voleva un momento di celebrità. Al momento, questa sembrerebbe l’ipotesi più accreditata dagli inquirenti che lo stanno interrogando. Stando alle prime indiscrezioni, Bortolotti è apparso in stato di ebbrezza, mentre nella sua auto sono stati rinvenuti alcune carte, ma anche numerose caramelle e profilattici.
Nel frattempo prosegue regolarmente il congresso di Magistratura Democratica. Prima di lasciare Reggio Calabria, il ministro Orlando ha commentato quanto accaduto a pochi metri dal luogo in cui si trovava: “Ci hanno detto che era una persona squilibrata, un poveraccio che hanno trovato in condizioni mentali alterate. Nulla di preoccupante”. Il guardasigilli ha ringraziato, inoltre, le forze dell’ordine per aver garantito la sicurezza delle persone, trattandosi di una strada in pieno centro. Anche gli impegni istituzionali del ministro della Giustizia sono rimasti invariati: si recherà a Milano per un’iniziativa al memoriale della Shoah al Binario 21 della Stazione centrale.
Sul folle gesto è intervenuta anche il segretario di Magistratura democratica Anna Canepa: “Quanto successo non ci ha certo distolto da queste belle giornate di dibattito che ci hanno confermato che è stato giusto fare il congresso a Reggio Calabria”.