In Sardegna la gestione e il servizio dell’erogazione dell’acqua sono affidati dal 2005 alla società interamente pubblica denominata Abbanoa S.p.A. Il capitale della società Abbanoa è composto per una quota maggioritaria dalla Regione Sardegna ed il resto dalle quote in capo ai 299 Comuni consorziati. In questi anni Abbanoa non è stata in grado di svolgere un efficiente servizio e ha solo prodotto forti debiti e grosse problematiche nelle fatturazioni e nel relativo recupero dei crediti.
Da evidenziare anche un altro dato fondamentale. L’acqua in Sardegna non è realmente potabile (nonostante venga fatta pagare la potabilizzazione) e in molti territori non può essere utilizzata neanche per uso alimentare. In questo quadro assurdo da poco sta emergendo un’altra situazione, per rimanere in tema, poco limpida. A fine anno 2014, Abbanoa ha deciso di affidare il servizio di sollecitazione del pagamento dei crediti scaduti a delle società private.
Il tutto con un avviso pubblico per la manifestazione di interesse. Ossia non un bando pubblico. Particolari interessanti, che si notano nell’avviso pubblico, sono la mancanza di un valore certo dell’appalto e la durata di sei mesi. Ma è interessantissimo il punto n. 6, ossia, il criterio di aggiudicazione. Viene testualmente scritto: “il criterio di aggiudicazione verrà esplicitato nella successiva lettera di invito”. Mistero.
Insomma, per farla breve, alla fine su 28 imprese invitate vengono effettivamente ricevute solo 3 offerte. Di queste tre offerte ammesse solo due si aggiudicano l’appalto. Una è la Consult Service Company srl alla quale viene affidato il servizio per il nord e sud Sardegna per un importo complessivo di euro 2.294.160,00 e l’altra è la Maran Credit Solution spa, alla quale viene affidato il servizio per il centro Sardegna ad un importo totale di euro 1.242.510,00.
E’ bastato fare una visura camerale per verificare alcune simpatiche coincidenze. La Consult Service Company Srl ha sede a Firenze e vede come amministratore tale Francesco Spanò. Francesco Spanò, tra le altre cose, si occupa da ‘diversi anni della manifestazione Wine Town per il Comune di Firenze’. In questa foto l’edizione del 2012 con l’attuale sindaco Dario Nardella. All’epoca vice sindaco dell’attuale Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ma i legami politici e parentali (tutti legali ci mancherebbe) risultano anche con Matteo Spanò. Sempre nella società Consult si può trovare, come consigliere, tale Franco Arturi Vulcanis, che all’epoca delle primarie di Prodi era referente del comitato a suo sostegno.
L’altra società vincitrice dell’appalto abbiamo detto è la Maran Credit Solution Spa di Spoleto. Qui l’amministratore è Nazzareno D’Atanasio. D’Atanasio, ex Presidente del Consiglio di Amministrazione della Bps, è finito indagato per reati connessi alla sua attività bancaria. Per tutte le irregolarità riscontrate la Banca di cui era Presidente D’Atanasio è stata commissariata e allo stesso D’Atansio la Banca d’Italia ha applicato sanzioni pecuniarie per un importo di 90 mila euro per carenze nel governo e controllo dei rischi aziendali nonché carenze nel processo del credito.
Insomma queste due società, amministrate da personaggi vicinissimi alla politica, sarebbe bello capire con quale vero criterio siano state scelte. Il tutto alla luce della poca utilità che questo servizio potrà produrre. Capita, infatti, che molti utenti siano disorientati dalle telefonate inusuali ricevute e dalle lettere di sollecito poco chiare e credibili. Il tutto considerando anche un altro aspetto. Il vero recupero del credito è stato affidato sempre a fine 2014 a due studi legali, sempre senza bando pubblico, per un affare da 50 milioni di euro. Insomma una società pubblica che produce enormi debiti e che non fornisce soprattutto il servizio che dovrebbe produrre. Per ora quello che produce è solo molta confusione e preoccupanti conflitti d’interesse.