Due mesi fa l'olandese Jan Cocheret, in una rivista di settore, aveva avvisato del pericolo che ha causato la tragedia dell'Airbus. "Mi chiedo continuamente chi si trova al mio fianco. Come posso essere sicuro di potermi fidare di lui?"
Il rischio che il copilota potesse chiudersi in cabina senza aprire al comandante è diventato realtà. Ma a prevedere questa ipotesi, che si è verificata nel caso dell’Airbus320 Germanwings – che Andreas Lubitz ha deliberatamente deciso di fare schiantare contro le Alpi francesi, facendo morire altre 149 persone – è stato il pilota olandese Jan Cocheret, dipendente di Emirates.
Due mesi fa, in un articolo dal titolo “Mi puoi aprire la porta?” pubblicato sulla rivista di aeronautica Piloot en Vliegtuig (leggi), Cocheret aveva avvisato che esisteva il pericolo che, dopo essere andato al bagno, il pilota dell’aereo non riuscisse a rientrare perché il copilota aveva deciso di chiudere la porta blindata. E a due giorni dalla tragedia ha scritto sul suo profilo Facebook: “Sfortunatamente, questa storia terribile è diventata realtà”.
Nel suo articolo, Cocheret spiegava che “grazie alle porte blindate strasicure, non è molto difficile che un pilota impedisca al suo compagno di entrare in cabina. Deve solo aspettare che debba soddisfare i suoi bisogni naturali per non aprirgli la porta”. Il pilota olandese scriveva anche che spesso si chiede chi sia la persona che si trova con lui in cabina e se possa fidarsi veramente. “Mi chiedo continuamente chi si trova al mio fianco. Come posso essere sicuro di potermi fidare di lui?”.