“Sono offeso e indignato per essere chiamato in causa in questa vicenda nella quale sono del tutto estraneo”. Così l’ex Premier Massimo D’Alema commenta il l’inchiesta che ha portato all’arresto, tra gli altri, anche il sindaco di Ischia e soprattutto il fatto che sia stato fatto il suo nome. “Il mio nome non è stato fatto in merito a quest’inchiesta – spiega D’Alema – il fatto del vino non c’entra nulla con l’inchiesta di cui si tratta. Una cosa è conoscere i dirigenti di un’impresa un’altra cosa è invece un’indagine che riguarda una vicenda ben precisa e cioè l’ipotesi che siano state pagate tangenti per il programma di metanizzazione dell’Isola di Ischia. Un’indagine – prosegue D’Alema – che dura da diversi anni e se io avessi compiuto dei reati credo che i magistrati mi avrebbero mandato un avviso di garanzia” di Fabio Capasso
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