“Ma’, Pa’, mi prestate la macchina stasera?” una frase pronunciata e ascoltata milioni di volte quasi in tutto il mondo. Gli attori cambiano sempre, ma in fondo sono sempre gli stessi: un adolescente affamato di vita e dei genitori preoccupati, spesso a ragione. Infatti, anche se gli incidenti stradali sono in diminuzione costante da anni, così come il numero delle vittime, le fasce di età più a rischio rimangono sempre quelle dei guidatori più giovani. Addirittura, negli Stati Uniti, dove si prende la patente già a 16 anni, il tasso di incidenti mortali dei teenager (16-19 anni) è triplo rispetto a quello di tutti gli altri, secondo i dati IIHS, uno dei due maggiori enti statali per la sicurezza stradale. Per questo la nuova tecnologia di General Motors, che verrà presentata al prossimo Salone di New York sulla Chevrolet Malibu, farà felici molti genitori. Si chiama Teen Driver e bisognerà aspettare la fine dell’anno per poterlo provare sull’ultima evoluzione della berlina full-size made in Usa.

Lo scopo è quello di limitare una serie di funzionalità del sistema di infotainment e le prestazioni dell’auto stessa, raccogliendo allo stesso tempo una serie di dati sull’utilizzo della vettura. Si crea un profilo “figlio” all’interno del MyLink, lo si associa a una delle chiavi dell’auto e si protegge con una password. Il giovane guidatore viene riconosciuto non appena apre le porte e la Malibu si regola di conseguenza. Se non mette la cintura l’impianto audio si ammutolisce e iniziano una serie di avvertimenti visivi e sonori, gli stessi che si attivano se si supera la velocità impostata da mamma e papà. La “musica a palla”, invece, è meglio scordarsela, perché si può limitare anche il volume massimo dello stereo, così come le sgommate con il freno a mano nel piazzale del supermercato, perché la disattivazione dei sistemi di assistenza alla guida può essere inibita.

E poi, in ogni caso, alla Chevrolet “spiona” non sfugge nulla, quindi se è entraoa in funzione l’Abs, sarà meglio avere una buona scusa pronta per quando la mamma andrà a leggere il report sull’utilizzo. Secondo General Motors si tratta di uno strumento educativo, in grado di aumentare la sicurezza di una famiglia. Forse la parola più adatta sarebbe stata “dissuasivo”, perché il Teen Driver non è progettato per insegnare la guida preventiva e non può certo infondere gli insegnamenti di un corso di guida sicura. A dire il vero, però, GM non è stata la prima a presentare un dispositivo del genere, visto che il MyKey di Ford è disponibile già da tre anni. Il principio è lo stesso, anche se le possibilità di intervento sono minori e non è prevista una funzione di reportistica. Tuttavia, i dubbi sull’efficacia di sistemi del genere rimangono, ma è facilmente immaginabile che in un Paese come gli Usa, dove il problema sicurezza è tanto sentito quanto affrontato spesso in maniera un po’ rigida, contribuiranno a tranquillizzare più di un genitore.

2013 Chevrolet Malibu LTZ Turbo

 

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