La morte di Silvio Fanella, broker vicino a Gennaro Mokbel, avvenuta nel luglio dello scorso anno in via della Camilluccia a Roma, non era un evento previsto e voluto, ma la conseguenza di un tentativo di rapina. Questa è la convinzione – espressa in Corte d’Assise – dell’avvocato Luigi Conti, difensore di Giovan Battista Ceniti, accusato di omicidio, di rapina e di tentativo di sequestro a scopo di estorsione. Fanella è stato freddato nel suo appartamento nella zona residenziale di Roma l’estate scorsa; veniva definito “il pupillo” del neofascita Gennaro Mokbel, condannato per il maxiriciclaggio del caso “Telecom Italia Sparkle – Fastweb”, ed  era considerato il cassiere del gruppo legato all’estremismo neofascita romano. Insieme a Ceniti, il 29enne neofascita arrestato dopo l’aggressione perché, ferito, fu abbandonato dai suoi complici, sono imputati anche Egidio Giuliani e Giuseppe La Rosa, che hanno scelto però il giudizio abbreviatoÈ stato disposto un rinvio al 20 aprile prossimo per affidare un incarico peritale.

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