L'iniziativa è promossa dall’Istituto Sacerdos e con il patrocinio della Congregazione per il clero e si terrà dal 13 al 18 aprile 2015 presso l’Università Europea di Roma. Un tentativo di “evitare i pericoli dell’occultismo e del satanismo tra i giovani”, dichiarano i promotori
“A questa generazione, e a tante altre, hanno fatto credere che il diavolo fosse un mito, una figura, un’idea, l’idea del male. Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui”. Papa Francesco era stato chiarissimo durante un’omelia della messa mattutina della sua residenza di Casa Santa Marta. Non a caso nella predicazione di Bergoglio, nei suoi primi due anni di pontificato, la condanna del demonio è fra le cose più ricorrenti insieme a quella contro la corruzione e ai suoi inviti alla misericordia. A prendere in parola l’invito del Papa è stato l’Istituto Sacerdos, in collaborazione con il Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa di Bologna (Gris) e con il patrocinio della Congregazione per il clero, che ha organizzato un corso di esorcismo per insegnare soprattutto alle nuove generazioni, come combattere le possessioni del maligno. Un tentativo di “evitare i pericoli dell’occultismo e del satanismo tra i giovani”, come dichiarano i promotori dell’evento.
Destinato non solo ai sacerdoti e ai religiosi, ma anche ai laici, la decima edizione del corso denominato “Esorcismo e preghiera di liberazione” si svolgerà dal 13 al 18 aprile 2015 presso l’Università Europea di Roma. Il programma prevede un ciclo di incontri che, come spiegano gli organizzatori, si propone di fornire a sacerdoti, laici, medici, psicologi, insegnanti e operatori pastorali gli strumenti di formazione su un argomento a volte oscuro, quello dell’esorcismo, per imparare a gestire i casi di possessione demoniaca distinguendoli dai disagi di natura psichiatrica. Dopo il successo internazionale delle passate edizioni, e in piena sintonia con i frequenti moniti sull’azione del demonio fatti da Papa Francesco, il corso vuole mettere anche in guardia dalle truffe dei falsi indovini che abusano della facile fiducia delle loro vittime.
Padre Pedro Barrajon, direttore dell’Istituto Sacerdos, spiega che “abitando in una società molto secolarizzata nella quale più che in passato vi è la tendenza ad aprire le porte all’occultismo e all’esoterismo, l’azione diabolica è favorita dalle pratiche magiche e dal ricorso agli indovini, che possono avere un influsso reale fino alla possessione”. Per questo il corso ha come obiettivo non solo di far conoscere il tema dell’esorcismo sia dal punto di vista teologico che scientifico, ma anche aiutare ad affrontare i pericoli delle sette, della magia, dell’occultismo, del satanismo, del nichilismo soprattutto tra i giovani. Il corso che, secondo quanto affermano gli organizzatori, “per la natura dell’argomento potrebbe prestarsi a un sensazionalismo che deborda da una sana teologia”, si prefigge invece di approfondire “la base teologica sull’azione di angeli e demoni”, il rito e la parte liturgica della pratica esorcistica, la parte biblica, il dialogo con le altre scienze come la psicologia la giurisprudenza e la medicina.
Ad aprire i sei giorni di studio sarà il rettore dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, padre Jesus Villagrasa, mentre la presentazione del corso verrà svolta da padre Barrajon, a cui seguirà l’introduzione del cardinale Mauro Piacenza e la lectio magistralis dell’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, monsignor Luigi Negri. Durante le giornate di studio sono previsti gli interventi di numerosi esperti: il professore Giuseppe Ferrari, direttore del Gris, monsignor Davide Salvatori, prelato uditore della Rota Romana, il teologo esegeta e storico monsignor Helmut Moll, don Aldo Buonaiuto, responsabile del servizio anti-sette della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, Anna Maria Giannini, docente di psicologia generale alla Sapienza di Roma, Enrico De Simone, vicario del questore di Ancona, Michele Nardi, sostituto Procuratore di Roma. Al termine del corso è prevista una tavola rotonda con gli esorcisti padre Francesco Bamonte, padre François Dermine, padre Cesar Truqui e frà Benigno Palilla.