Allo Juventus Stadium è stata oscurata la scritta 32 riferita ai titoli complessivi del club, compresi quelli dell'era Moggi. Tavecchio era stato chiaro: "Giocheremo a Torino, ma copriremo i simboli incoerenti con le sentenze”. Juventini su tutte le furie sul web, tra minacce di disertare il match e probabili proteste
La partita, un’amichevole di lusso in un momento difficile per la nazionale, è diventata quasi un dettaglio: Italia-Inghilterra è il match delle polemiche. Se i timori per l’accoglienza riservata al ct Antonio Conte sembrano parzialmente scongiurati dopo i gesti e le parole concilianti della vigilia, monta il caso degli scudetti ‘nascosti’ allo Juventus Stadium: la Figc, infatti, ha deciso di coprire le personalizzazioni dell’impianto che richiamano i due titoli revocati in seguito allo scandalo Calciopoli (quelli del 2005 e del 2006). E questo ha mandato su tutte le furie i tifosi bianconeri. Che sul web insultano Tavecchio, attaccano anche il presidente Agnelli. E minacciano di boicottare la partita.
La polemica è iniziata ieri quando sono stati completati i preparativi di allestimento dello stadio, che in occasione delle partite della nazionale viene ‘ceduto’dai proprietari (il club, in questo caso) alla Federcalcio. Anche per i match internazionali avviene qualcosa di simile: era già successo, ad esempio, lo scorso maggio per la finale di Europa League, quando la Uefa aveva ‘addobbato’ con cartelli e simboli della manifestazione sia gli spalti che parte dell’impalcatura esterna. Stavolta, però, l’universo bianconero ha interpretato come un affronto la trasformazione dell’impianto. In particolare, è finito sotto accusa il pannello di ‘benvenuto’ apposto all’ingresso: una vera e propria ‘toppa’ sul 32 che di solito accoglie i tifosi bianconeri, ricordando il numero degli scudetti vinti dalla Juventus. Secondo il calcolo juventino, non quello ufficiale, fermo a trenta per la revoca dei famosi titoli dell’era Moggi. E che non si tratti di una semplice casualità lo dimostrano anche le parole datate a un mese fa di Carlo Tavecchio. “Ho accolto le richieste del sindaco Fassino: Torino è capitale europea dello sport e l’Italia tornerà a giocarci. Ma copriremo i simboli incoerenti con le sentenze”, aveva promessso il numero uno della Figc. Detto, fatto. E apriti cielo.
Quando sul web hanno cominciato a diffondersi le immagini dello Juventus Stadium coperto, i tifosi bianconeri si sono letteralmente scatenati su internet, tra social network e forum. “Che schifo” e “Vergogna” sono i commenti che si leggono con maggior frequenza. Il principale bersaglio è proprio la Federcalcio. “Verrebbe da cacciare a calci nel sedere tutti i dirigenti di questa Italia, Tavecchio in primis”, scrive Flakis sul portale Vecchiasignora, su cui da ore va avanti una discussione accesissima. E siccome la Figc ha indicato l’advisor della nazionale come responsabile dell’organizzazione, insulti anche per Infront. Ma neppure Andrea Agnelli viene risparmiato dalla critiche: “Pupazzo e servo, non è il mio presidente”, attacca Sergente Fenix. Per molti l’errore è a monte: l’Italia non avrebbe proprio dovuto giocare nel tempio juventino: “Abbiamo sbagliato noi, la nazionale nel nostro stadio non dovrebbe entrare finché la Federazione non ci dà quello che ci spetta”, spiega Darione81.
La polemica, infatti, cade proprio all’indomani della prescrizione nel processo penale di Calciopoli, con la Juventus che sta portando avanti una maxi-richiesta di risarcimento danni nei confronti della Figc. I rapporti fra l’universo bianconero e la nazionale non sono mai stati così tesi: e la scelta di coprire gli scudetti della discordia (voluta o meno che fosse) ha esasperato gli animi. Tanto che non sono da escludere eclatanti gesti di protesta da parte del tifo organizzato: “Chiunque venga allo Stadium mostri il 32 e lo stemma della Juventus”, propongono in molti. Un motivo in più, stasera, per seguire Italia-Inghilterra: tutto, fuorché una semplice amichevole. Almeno a Torino.