E’ una domenica come tante allo Zen, il quartiere periferico di Palermo, quando all’improvviso si scatena l’inferno. Fabio Chianchiano, spacciatore di fiducia del boss Salvatore Lo Piccolo, è uscito da poco dal carcere dopo essere stato assolto dall’accusa di associazione mafiosa. Da quando è libero la domenica mattina va spesso al bar di via Gino Zappa. Anche domenica scorsa è lì: saluta i presenti, prende il caffè, quando viene avvicinato da un’altra persona, il fratello di Franco Mazzè, un pregiudicato dello Zen. Prima parlottano poi iniziano a volare ceffoni e spinte. Chianchiano ha la peggio, viene spinto fuori dal bar dall’altro avventore. Passa mezz’ora e un uomo incappucciato ammazza Mazzè con tre colpi di pistola. Per il pm Gery Ferrara è Fabio Chianchiano, che viene arrestato poche ore dopo, grazie alle riprese dalla videosorveglianza di Pietro Giammona e Giuseppe Pipitone
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione