Donne

Rosaria Aprea, ‘deturpata’ da un amore malato oggi testimonial di costumi: “Ragazze, denunciate”

La sua storia è nota alle cronache: un calcio al ventre sferrato dall'uomo che diceva di amarla (e che oggi è agli arresti domiciliari) le ha procurato una cicatrice che le ricorda quotidianamente l'accaduto: "All'inizio non volevo esporla. Poi ho iniziato a sfilare nonostante il mio fisico segnato e ho iniziato ad apprezzarla. Alle donne che subiscono violenza dico di denunciare, scappare e non perdonare"

di Elisa D'Ospina

Rosaria oggi ha 22 anni e la sua storia è già nota alla cronache. Un amore malato, anzi un “non amore” che l’ha portata, dopo l’ennesimo episodio di violenza nel maggio 2013, in sala operatoria a seguito di un calcio al ventre che le è costato l’asportazione della milza. Oggi ha una cicatrice vistosa che le ricorda quotidianamente ciò che è successo ma lei ha deciso di esporsi e di sensibilizzare le altre donne. Dopo la partecipazione a Miss Italia nel 2014 dove ha preso la fascia di Miss coraggio, oggi Rosaria è attiva in campagne di sensibilizzazione per raccontare la sua storia e dare forza a ragazze vittime di violenza. E’ stata scelta Rosaria come protagonista di un’azienda di costumi, la quale ha preso a cuore la sua storia e assieme vogliono dare un messaggio forte: denunciare, denunciare e ancora denunciare. Un amore violento non è mai amore.

aprea“All’inizio non avevo il coraggio di esporre la mia cicatrice, la odiavo. Al mare ho azzardato poche volte a mettere il due pezzi perché oltre il dramma personale la gente non mi aiutava, se la vedeva esclamava:”Che schifo!” e io mi sentivo mortificata. Poi arrivò un concorso di bellezza dove delle persone che conoscevo mi diedero il coraggio di inseguire il mio sogno di fare la modella. Ho riniziato a sfilare nonostante il mio fisico segnato e ho imparato ad accettarla” dice Rosaria. Oggi ha un figlio di tre anni avuto dall’uomo che ha denunciato e che oggi è agli arresti domiciliari.

“La mia storia ha fatto sì che molte donne mi contattino nei social perché non sanno come reagire alle violenze subite. In questi giorni ho dato la forza a una donna che dopo che il suo uomo le ha rotto il femore e il setto nasale ha preso coraggio e se ne è andata di casa. Un’altra ragazza in queste ore mi ha scritto che grazie alle mie parole ha lasciato quell’uomo che la umiliava e la percuoteva fino ad arrivare a chiuderle le dita nella portiera della macchina. Oggi quest’ultima ha trovato il vero amore, una persona che le vuole bene e tra qualche mese saranno genitori”. Storie di “non amore” che hanno tutte un filone comune. La violenza, le scuse, le promesse, il “non lo rifarò mai più” e puntualmente la ricaduta. Quella speranza che il compagno cambi in nome di ciò che li lega. Ma Rosaria sa cosa vuol dire perdonare e oggi afferma: “Denunciate, scappate e non perdonate. Non fatelo mai. Io ho sbagliato facendolo e ho rischiato grosso”. Oggi dopo tutto però è una ragazza impaurita. In un Paese dove non c’è certezza di pena, a soli 22 anni vive con il terrore: “Li senti i casi di cronaca? Storie come le mie che dopo le denunce cadute nel vuoto hanno epiloghi drammatici. Ho paura che tra qualche mese sia libero. Lo sogno anche la notte. “La voce è tremolante quando pronuncia queste parole. Poi continua: “Nel mio domani spero di mettere in piedi un’associazione che possa aiutare le migliaia di donne vittime di violenza. Oggi sono a disposizione per dar loro fiducia, mi possono contattare su facebook, ma domani voglio fare di più”. Ventidue anni e già una vita da raccontare e tanta forza per far crescere nel modo più sereno possibile il figlio, l’unica cosa bella che le ha lasciato quell’uomo che l’ha segnata per sempre.

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