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Rolling Stones, dopo 44 anni torna nei negozi Sticky Fingers

Tra le memorabilia di questa ristampa, l’alternative track del singolo “Brown Sugar”, con Eric Clapton alla chitarra; la nuova veste sonora data a “Bitch”, “Can't You Hear Me Knocking” e “Dead Flowers”; un provino acustico della splendida ballata “Wild Horses”, e cinque brani registrati dal vivo alla Roundhouse di Londra nel 1971

di Maurizio Di Fazio

Riparte il 24 maggio, da San Diego, il fantasmasgorico Circo della più grande e non-mortale rock band di tutti i tempi. Il loro tour nordamericano (“Zip Code Tour”), per stadi e per festival, si concluderà poi in Canada il 15 luglio. Ma non è tanto questo il punto. C’è che a fine maggio torna nei negozi uno dei capolavori dei Rolling Stones, a 44 anni dalla sua prima uscita: in cd, digitale o vinile, e col supplemento di versioni alternative e reperti live originali.
Parliamo di “Sticky Fingers”, anno di grazia 1971. Disco miliare non solo per la bontà oggettiva della musica in esso contenuta.

Pensiamo alla copertina, stampata nell’immaginario del Novecento e di tutti i secoli che saranno, con quel cospicuo pube maschile bardato da pantaloni aderenti e sdruciti, e con quella cerniera (vera, materica, e regolabile) che si apre a denudare le parti intime (non di Mick Jagger, ma forse di un modello della Factory): la concepì Andy Warhol, e chi sennò. Nelle ristampe superdeluxe e doppio vinile deluxe sarà riproposto l’originale warholiano. Sempre per l’uscita di quell’album, venne realizzato il logo divenuto oggi quintessenza stessa del rock’n’roll: la linguaccia (sbeffeggiante), opera di John Pasche, ai tempi studente del Royal College of Arts di Londra. “Sticky Fingers” è inoltre il lavoro più droghe-oriented degli Stones: ma in pochi sanno che l’inno decadente “Sister Morphine” non fu scritto dagli “acerrimi amici” Jagger&Keith Richards, ma da Marianne Faithfull, già contesa dal frontman e da Mario Schifano, e in piena spirale maudit.

Incastonato subito dopo “Beggars Banquet” e “Let it bleed”, pubblicato il 23 aprile del 1971, in “Sticky Fingers” c’erano tanti altri capolavori: “Brown Sugar”, “Wild Horses”, “Dead Flowers”. Quando uscì la band inglese si era già ritirata nel sud della Francia per lavorare al successivo, doppio ed epico “Exile on Main St.”. Tra le memorabilia di questa ristampa, l’alternative track del singolo “Brown Sugar”, con Eric Clapton alla chitarra; la nuova veste sonora data a “Bitch”, “Can’t You Hear Me Knocking” e “Dead Flowers”; un provino acustico della splendida ballata “Wild Horses”, e cinque brani registrati dal vivo alla Roundhouse di Londra nel 1971.

L’edizione super deluxe offrirà anche un libro rilegato di 120 pagine, comprensivo di zip autentica, e “Get Yer Leeds Lungs Out!”, un set di 13 pezzi fissati su nastro durante il concerto di Leeds del marzo 1971. “Sticky Fingers” incontrò un notevole successo di vendite, arrivando immediatamente al numero uno della top-ten inglese e in mezzo mondo. La critica lo ha amato e lo ama incondizionatamente. Quasi mezzo secolo dopo non ha perso un grammo della sua oltraggiosa e poetica originalità. La potenza, il mistero dei Rolling Stones.

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