“L’abbattimento di circa un milione di alberi d’ulivo cambierebbe la geografia e il paesaggio della Puglia e del Salento. Io mi muoverei con una certa cautela”. Cataldo Motta, procuratore capo di Lecce, segue passo dopo passo l’inchiesta aperta un anno fa per diffusione colposa di una malattia delle piante. Il fascicolo è in mano alle pm Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci, che si sono mosse in seguito ai numerosi esposti giunti da cittadini e associazioni. “Non è un’indagine semplice”, avverte Motta, per il quale non ci sono al momento gli elementi per un coinvolgimento della Direzione distrettuale antimafia. Gli accertamenti della magistratura si articolano su un doppio binario: le cause dell’introduzione in Puglia del batterio da quarantena Xylella fastidiosa, ma attengono anche ai rimedi previsti nel piano del commissario straordinario nominato dal governo, Giuseppe Silletti, in cui – a detta del procuratore – “si parte dalle misure più rigorose, benché l’Ue preveda una gradualità nella loro applicazione”. “Abbiamo iniziato – spiega Motta – da un convegno tenutosi a Valenzano nel 2010, quando ancora di Xylella non si parlava. Dopo quel workshop, ci sono state le manifestazioni di essiccamento di piante. È stato disposto un ordine di esibizione di documenti, al momento senza risposta, nei confronti dell’Istituto agronomico mediterraneo di Bari, che ha la facoltà di rinunciare alla sua immunità diplomatica. Dalla scarsa documentazione di cui disponiamo, sembrerebbe che i dati siano carenti”. Venerdì, invece, sono stati acquisiti tutti gli atti, gli studi e le analisi in possesso del Cnr di Bari da parte del Nipaf del Corpo Forestale di Lecce e del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza, proprio mentre in Procura erano in corso gli ascolti di Donato Boscia e Antonio Guario, rispettivamente direttore dell’Istituto di virologia vegetale del Cnr ed ex direttore dell’Osservatorio fitosanitario regionale. Sono stati sentiti per sei ore come persone informate sui fatti, in quanto “ispiratori” del piano del commissario Silletti, a sua volta ascoltato lunedì di Tiziana Colluto
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