Nonostante manchi meno di un mese all’inaugurazione e molti dei padiglioni che ospiteranno Expo non siano ancora terminati, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia si dice fiducioso. “Con sano e razionale ottimismo posso che si sono fatti passi da gigante“, questo il giudizio espresso dal primo cittadino che, accompagnato dal commissario unico Giuseppe Sala, ha fatto il secondo sopralluogo in tre mesi (il primo il 31 dicembre) nei cantieri dell’esposizione universale di Rho-Pero.
Il sindaco ha poi voluto replicare al premier Matteo Renzi che in un’intervista al Messaggero parlando della realizzazione dell’opera aveva utilizzato il termine “miracolo“. “Lascerei la sacralità della parola miracolo. Ritengo che sia un atto di devozione quello che gli operai stanno facendo. Lascerei perdere i miracolisti“, ha ribattuto Pisapia precisando “che quando siamo arrivati noi non c’era nulla, solo i terreni”. Il primo cittadino ha poi attribuito gran parte del merito della riuscita della manifestazione ad alcune figure “come quella di Raffaele Cantone e a un impegno sicuramente maggiore del governo. Ma sopratutto – ha aggiunto – quello che ha fatto fare passi in avanti importanti è stato il coordinamento e la collaborazione tra le istituzioni, la società civile e la società Expo”. Fiducia anche per quanto riguarda il completamento del Padiglione Italia. “Con la cautela dovuta, posso affermare che si vedono i passi in avanti e abbiamo la certezza che il primo maggio sarà possibile visitarlo almeno nelle sue parti espositive”.
Al termine della visita, è intervenuto in conferenza stampa anche il commissario Sala: “Extra costi ci saranno solo sulla parte italiana perché rispetto al budget che mi era stato assegnato chiuderemo con un investimento inferiore”. Al momento l’avvocatura dello Stato e l’Anac stanno valutando l’accordo con i costruttori che porterà il costo del Padiglione Italia completo di allestimenti a circa 92 milioni rispetto alla sessantina inizialmente ipotizzata.
Sala però ha sottolineato che in questo caso c’è una “compensazione perché ci saranno maggiori ricavi” il che significa più sponsor. E non lo preoccupano nemmeno i costi aggiuntivi chiesti per altri lavori nel sito perché ci sono state delle cautele nel bilancio e quindi anche con questi “saremo nei margini”. Su queste questioni Sala spera che “in una settimana-dieci giorni, l’Anac e l’avvocatura dello Stato diano dei riscontri” con una via libera alle transazioni. Secondo il commissario, “nella sostanza Expo sarà un’opera pubblica che porterà a consegnare i bilanci in pareggio se venderemo 24 milioni di biglietti”.