Più che una squadra, una squadraccia. Il simbolo del ‘Sodalizio Sportivo dei Dodici Raggi‘ non lascia molto spazio all’immaginazione. Quella doppia S accanto all’acronimo Do.Ra. (Dodici Raggi, appunto) ricalca a pennello quello delle Schutz Staffeln naziste, l’organizzazione paramilitare d’élite del partito nazista tedesco, diventata il simbolo della crudeltà di un sistema teso all’annientamento di ogni diversità. Una scelta, quella del sodalizio sportivo nato nel 2012 in seno alla Comunità militante dei dodici raggi di Varese, che va dunque oltre il cattivo gusto e rientra a pieno titolo nella scia di una politica della provocazione perseguita ormai da anni, non solo dal gruppo neonazista varesino, ma da tanta parte dell’ultradsestra radicale.
Ad aprile, mese in cui si concentrano date simboliche come l’anniversario della Liberazione, la nascita e la morte di Adolf Hitler (20 aprile 1889, 30 aprile 1945), questo fenomeno diventa particolarmente evidente. Due anni fa, proprio in provincia di Varese era stato ospitato un grande raduno, che aveva richiamato all’ombra delle Prealpi uno stuolo di teste rasate in arrivo da tutta Europa. Evento che generò polemiche, levate di scudi, raid ideologici e poi nulla più. Le stesse voci polemiche che si sono fatte sentire anche lo scorso mese di novembre, quando il monte San Martino venne profanato con 200 simboli celtici, alla vigilia della commemorazione dell’omonima battaglia partigiana. Segnali che vanno sempre nella direzione della provocazione sono arrivati anche da Bergamo, in occasione dell’ultima festa della donna, quando il Manipolo d’Avanguardia Bergamo (il gruppo orobico di ultradestra) aveva tappezzato la città con volantini che ritraevano il volto di Eva Braun (l’amante di Hitler) sovrastata dalla scritta ‘donna… fino alla fine’. Ora è il turno della squadra(ccia) di pallone contaminata con un simbolo di morte.
Sulla stessa pagina facebook viene pubblicizzato da l’evento “Varese skinheads“, in calendario per il prossimo sabato 18 aprile. Una serta musicale, con i gruppi Nessuna Resa di Lucca, Testudo di Bari, i Garrota di Varese e i Malnatt di Milano, da sempre considerati contigui ai movimenti di estrema destra radicati nei rispettivi territori di provenienza.